Pazzini 'Garrone? No comment; Milan, arriviamo'. VIDEO!
"Arrivare in una società come l'Inter, campione d'Italia, d'Europa e del Mondo, deve essere inevitabilmente un punto di arrivo, ma al tempo stesso un punto di partenza perchè io non ho vinto niente e ho voglia di dimostrare quello che posso fare". Oggi è il giorno di Giampaolo Pazzini. È lui il protagonista nella sala conferenze dello stadio "Giuseppe Meazza" tanto che, dopo le foto ufficiali con la nuova maglia, anche Leonardo lascia la scena al neo attaccante nerazzurro accompagnato dal direttore Marco Branca e dal direttore sportivo Piero Ausilio.
Ha scelto la maglia numero 7 Pazzini, non senza rifletterci, ma supportato nella decisione da un campione che quella maglia nerazzurra e quel numero l'ha sempre onorato: "Ho ricevuto una telefona di Luis Figo che mi ha detto che il 7 era un numero pesante, ma che avevo il permesso di utilizzarlo (ndr.:sorride)".
"Emozionato? È inevitabile - continua il Pazzo - quando fai un cambiamento del genere stenti a credere a quello che stai vivendo. La proposta dell'Inter è stata un fulmine a ciel sereno, un'occasione molto importante. Io italianissimo in una squadra per tradizione internazionale? Certo è che, anche negli anni passati, senza un centravanti italiano la squadra nerazzurra ha portato in alto il nome del club conquistando numerosissime vittorie".
Si passa poi a parlare delle dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri dal presidente della Sampdoria, Garrone: "Ho sentito quello che ha detto il presidente e non posso negare di esserci rimasto un po' male, ma non voglio dire nulla perchè la Sampdoria mi ha dato tanto, io ho dato tanto alla Sampdoria e non dimenticherò mai nulla del periodo trascorso a Genova così come non dimenticherò tutti i tifosi doriani che mi hanno sempre accolto benissimo. Garrone ha detto che mi sono fatto distrarre da "altre sirene" durante il mio ultimo periodo? Se il presidente fosse venuto negli spogliatoio, avrebbe visto che per riuscire a giocare facevo delle punture...".
Un combattente, proprio come l'ha definito Marco Materazzi: "La prima cosa che mi ha detto il 60 per cento delle persone quando sono arrivato ad Appiano Gentile è stato che ero antipatico perchè avevo dato tanto fastidio come avversario (ndr.:sorride), ma le parole di Marco mi hanno fatto immenso piacere".
Cassano al Milan, Pazzini all'Inter, Giampaolo riflette e sorride: "Nessuno all'inizio dell'anno avrebbe mai pensato che si potesse verificare una situazione del genere. Se l'ho sentito? No, mi ha fatto solo i complimenti tramite sms. Chi ha fatto la migliore scelta? Io sono molto contento, arrivo in una squadra di campioni".
E a proposito di Milan, la rimonta nerazzurra è possibile, lo assicura Pazzini: "I rossoneri adesso sono davanti a noi, ma l'Inter ha ancora tanta voglia di vincere e lo dimostrerà". Lo dimostrerà con il Pazzo in campo perchè come spiega lui stesso: "Sono a buon punto, oggi mi sono allenato con la squadra non ho grossi fastidi e la mia disponibilità c'è. Concorrenza con Milito ed Eto'o? Nessun pensiero negativo, una squadra come l'Inter deve inevitabilmente avere tanti campioni". E sul perchè aver scelto l'Inter tra tante squadre che lo seguivano Pazzini chiude sottolineando chiaramente "Chi ha fatto i fatti, chi mi ha dimostrato fiducia, chi ha fatto di tutto per prendermi è stata l'Inter".