Pazzini amuleto, Zarate talismano?
Ranieri è partito per Catania senza mezza squadra (assenti nove giocatori tra infortuni e squalifiche), ma con una grande certezza: Giampaolo Pazzini. L'attaccante azzurro si è ripreso dal problema al tallone e al Massimino farà regolarmente coppia con Milito, che ha superato i fastidi muscolari. Ranieri riparte da dove aveva lasciato, prima della sfida con il Napoli. Pazzini-Milito sono una garanzia e ci sono i fatti a confermarlo: entrambi erano in campo quando l'Inter ha espugnato Bologna e nella vittoria di Champions contro il Cska Mosca. Se poi si aggiunge il fatto che Pazzini, con le maglie di Inter e Sampdoria, al Catania ha segnato quattro gol nelle ultime quattro partite, allora Ranieri ha motivi validi per essere fiducioso.
Pazzini è l'amuleto, dunque, Zarate potrebbe essere il talismano. L'assenza di Forlan e la poca affidabilità di Castaignos rendono l'argentino l'unica vera alternativa alla coppia d'attacco. Ranieri potrebbe sorprendere tutti e schierare Maurito nel ruolo di trequartista, ipotesi non scartata ieri in conferenza stampa, anche se sembra più facile il suo impiego a partita in corso. Zarate, come Pazzini, ha un ottimo ricordo del Massimino: la scorsa stagione entrò dalla panchina e regalò alla Lazio una vittoria spettacolare con un gol su punizione e due assist. Ranieri è avvisato.