"Pazza Inter amala", recita, come è noto, l'inno ufficiale dell'Inter. E pazzerella, la società nerazzurra, sembra davvero esserlo tornata in questi ultimi tredici mesi, almeno per quanto riguarda i cambi in panchina.

Dopo aver cambiato due allenatori in sei anni (Roberto Mancini e Josè Mourinho, rispettivamente quattro e due stagioni fra il 2004-05 e il 2009-10) e aver vinto tutto, l'Inter sembra essere tornata quella 'mangiatrice' di allenatori che era stata nei primi nove anni dell'era targata Massimo Moratti.

Ma se nei primi anni dell'era morattiana era il presidente a stancarsi degli allenatori e ad esonerarli, a volte anche con una fretta eccessiva, ora sono i tecnici a voltare le spalle al patron nerazzurro.

Così è stato per Josè Mourinho, che nella notte del trionfo in Champions di Madrid è salito sulla limousine merengue di Florentino Perez, così è stato per Rafa Benitez, che nella clamorosa conferenza stampa che ha fatto seguito alla vittoria nel Mondiale per club ha di fatto 'costretto' Moratti a esonerarlo, e così, a quanto pare, a meno di clamorosi dietro front, sarà per Leonardo, che in seguito all'ennesima scelta di vita volerà a Parigi. E quest'ultima, ci perdonerà il brasiliano, rispetto alle due precedenti ci sembra davvero la rottura più insensata e 'pazza'.

E per questa pazza Inter, a livello simbolico, cosa potrebbe esserci di meglio che un allenatore soprannominato il Loco, il Matto? Se sarà davvero Marcelo Bielsa il nuovo allenatore dell'Inter (e Massimo Moratti oggi ha ammesso contatti con l'ex ct dell'Argentina e del Cile), chi meglio di lui potrebbe assumere questo ruolo, in questo preciso momento storico interista?