AFP/Getty Images
Payet è diventato grande, leader di un Marsiglia da sogno. E il Mondiale...
Mancano 37 giorni all'inizio del Mondiale, soltanto 10 all'ora delle scelte definitive del ct della Francia Didier Deschamps e per la lista dei 23 torna d'attualità un nome che due estati fa ha messo d'accordo tutto il popolo d'Oltralpe e fatto sognare un intero Paese. Dimitri Payet è tornato o, se preferite, finalmente è diventato grande. I numeri non mentono mai, la stagione del fantasista nato sull'isola di Reunion è stata fantastica sino ad oggi e le prossime settimane potrebbero regalare il punto esclamativo. Nove gol tra Ligue 1, Europa League e Coppa di Francia e 23 assist nel bagaglio di un calciatore che ha trascinato il gruppo di Rudi Garcia fino alla finale di Europa League, un traguardo che mancava da 14 anni, e alla volata per un posto nella prossima Champions.
FINALMENTE LEADER - Soltanto nel 2018, sono 17 i passaggi decisivi forniti dall'ex West Ham, come nessun altro in giro per il Vecchio Continente; 7 gli assist realizzati solamente nell'esaltante cavalcata in Europa League dell'OM, l'ultimo dei quali determinante per il passaggio del turno ai danni del Salisburgo, a 4 minuti dalla fine dei tempi supplementari. Un "10" come nel calcio moderno se ne vedono sempre di meno, genio e sregolatezza che vanno a braccetto, la voglia di divertire se stesso e il pubblico che paga prima di qualsiasi altra cosa. E finalmente, dopo diverse stagioni altalenanti, a 31 anni compiuti la consapevolezza di poter essere la guida carismatica di un gruppo che, dopo tanti anni di sofferenza, ha voglia di tornare da protagonista sui palcoscenici francese e internazionale. Per rivedere un Payet su questi livelli, bisogna tornare alla stagione da sogno 2012/2013, quella da 13 reti complessive e da 23 assist, o quella al West Ham (12 gol e 15 assist) che gli ha aperto le porte dell'Europeo di casa, concluso con l'atroce delusione della sconfitta ai supplementari per mano del Portogallo.
MESSAGGIO PER DESCHAMPS - Ecco, a ben guardare, nella carriera di un giocatore dal talento sconfinato ma non sempre in grado di confermarsi, manca la vittoria di un titolo, di un trofeo che ne consacri definitivamente il ruolo di uomo squadra. La finale di Europa League contro l'Atletico Madrid il prossimo 16 maggio, una Champions a cui il Marsiglia non partecipa dal 2013 da riconquistare attraverso il finale di campionato, questi i biglietti da visita di Dimitri Payet per convincere una volta di più Deschamps di poter essere, con Griezmann, ancora una volta il faro della Francia.
FINALMENTE LEADER - Soltanto nel 2018, sono 17 i passaggi decisivi forniti dall'ex West Ham, come nessun altro in giro per il Vecchio Continente; 7 gli assist realizzati solamente nell'esaltante cavalcata in Europa League dell'OM, l'ultimo dei quali determinante per il passaggio del turno ai danni del Salisburgo, a 4 minuti dalla fine dei tempi supplementari. Un "10" come nel calcio moderno se ne vedono sempre di meno, genio e sregolatezza che vanno a braccetto, la voglia di divertire se stesso e il pubblico che paga prima di qualsiasi altra cosa. E finalmente, dopo diverse stagioni altalenanti, a 31 anni compiuti la consapevolezza di poter essere la guida carismatica di un gruppo che, dopo tanti anni di sofferenza, ha voglia di tornare da protagonista sui palcoscenici francese e internazionale. Per rivedere un Payet su questi livelli, bisogna tornare alla stagione da sogno 2012/2013, quella da 13 reti complessive e da 23 assist, o quella al West Ham (12 gol e 15 assist) che gli ha aperto le porte dell'Europeo di casa, concluso con l'atroce delusione della sconfitta ai supplementari per mano del Portogallo.
MESSAGGIO PER DESCHAMPS - Ecco, a ben guardare, nella carriera di un giocatore dal talento sconfinato ma non sempre in grado di confermarsi, manca la vittoria di un titolo, di un trofeo che ne consacri definitivamente il ruolo di uomo squadra. La finale di Europa League contro l'Atletico Madrid il prossimo 16 maggio, una Champions a cui il Marsiglia non partecipa dal 2013 da riconquistare attraverso il finale di campionato, questi i biglietti da visita di Dimitri Payet per convincere una volta di più Deschamps di poter essere, con Griezmann, ancora una volta il faro della Francia.