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Pavoletti: 'Lavoro tutti i giorni per tornare il prima possibile. Se mi fosse capitato a 18 anni non avrei reagito così'
LAVORARE - “Ai ragazzi che si sono rotti il crociato dico di non disperarsi, tirare fuori il sorriso e iniziare a lavorare. Si può e si deve tornare come prima. Sto lavorando duro tutti i giorni dal lunedì al sabato. Ho solo la domenica di riposo. Voglio tornare come prima. Sono uno che affronta le cose sempre con entusiasmo, è un’esperienza nuova, sicuramente negativa ma sto cercando di prendere i lati positivi. Faccio doppia seduta piscina e poi palestra, sto lavorando sul tono muscolare".
A 18 ANNI MI SAREI BUTTATO GIU' - Ho fatto un mese e mezzo a Innsbruck, poi un mese a Milano trovando centri di riabilitazione di livello top, direi che c’è di peggio. Ogni giorno è un’avventura nuova, esperienze che stando bene non avrei mai potuto vivere. Dico sempre che è meglio che mi sia capitato questo infortunio a 31 anni, dopo un grande campionato e con una consapevolezza di me stesso che a 18 anni non avrei avuto e avrei corso il rischio di buttarmi giù”.