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Pavard: 'Inzaghi condottiero, voglio la seconda stella per i tifosi. Ecco cosa c'è di vero sul Milan'
GIROUD E IL MILAN - "Ah si, ha provato a reclutarmi. Più che del Milan, Olivier mi parlava dell’Italia e della Serie A, del tifo negli stadi. Un punto sensibile: mi piace il fervore dei tifosi. All’Inter ho trovato proprio quello che cercavo".
GIROUD PORTIERE - "In realtà speravo che il Genoa alla fine segnasse. Ha fatto una bella uscita, magari lo mettono in porta anche in nazionale".
MODELLI - "Tanti, da Laurent Blanc a Walter Samuel, e più in generale le leggende da Paolo Maldini a Lilian Thuram. Sono tutti fonte di ispirazione: ho 27 anni e posso migliorarmi e imparare molto. All’Inter posso realizzarmi".
INZAGHI - "Inzaghi è un leader, un condottiero, un grande motivatore in partita come in allenamento, un grande allenatore che non sottovaluta nessuna squadra. Un esempio di cosa mi chiede di diverso: l’appoggio al terzino destro per poi avanzare in profondità, cosa che non facevo al Bayern dove invece mi dicevano di restare dietro, soprattutto in una difesa a tre. Con il mister c’è un buon rapporto, ma devo imparare rapidamente l’italiano perché lui sa solo qualche parola di francese".
OBIETTIVI - "Sono venuto qui per mettere la seconda stella sulla maglia e restituire ai tifosi l’affetto che mi hanno dato fin da prima che firmassi, con i tanti messaggi che ho ricevuto sui social. Si meritano grandi trofei".
GIROUD E THEO - "Milano la conoscevo un po’ e mi piaceva già. Da voi si mangia bene anche se ho poco tempo per i ristoranti. Per ora vivo in hotel. Giroud e Theo mi hanno dato qualche consiglio: sono amici, ma non quando arriva il derby... La stagione è lunga. Anche per questo non ho esagerato troppo con Giroud e Theo dopo il derby stravinto. Casomai mi rifaccio alla fine, se vinciamo il campionato".