Non chiedetegli il regalo che vorrebbe dal calcio per il suo compleanno ormai alle porte. Troppo facile. Il 26 agosto sarà ad un battito di cuore dalla prossima convocazione azzurra e Mattia Cassani non vuole più perdere treni. D’altronde, quando i 27 anni fanno accedere in quella che si definisce l’età perfetta per la maturazione psicofisica di un atleta, è il momento giusto per spiccare definitivamente il volo. Un volo di coppia, ovvio, perché il difensore sa che solo il Palermo potrà mettergli le ali. 'Ci vorrà tempo per far quadrare questa Nazionale, ma io credo che potremo arrivare lontano - spiega Cassani, analizzando il match con la Costa d’Avorio che lo ha portato alla terza presenza in maglia azzurra -. Non dobbiamo fare drammi per questa sconfitta. Certo, c’è ancora tanto da lavorare, però ho visto parecchie cose buone. Le doti ci sono tutte e l'attacco, in prospettiva, può essere devastante'.

Anche il giudizio sul nuovo commissario tecnico sembra una benedizione. ‘Prandelli mi pare una persona schietta e molto preparata, credo che sia la persona giusta per rimettere in carreggiata la Nazionale'. La conclusione non lascia dubbi. ‘Io da questo gruppo non voglio uscire, perciò devo farmi trovare pronto quando il c.t. avrà bisogno di me. È normale, però, che dovrò fare bene con la mia squadra di club. È il Palermo che può mettermi in vetrina per la Nazionale’.

Da questo punto di vista, comunque, Cassani sembra tranquillo. ‘Stiamo lavorando molto bene, siamo sempre più affiatati e sono convinto che abbiamo tutte le potenzialità per ripetere tutte le cose buone che siamo riusciti a far vedere lo scorso anno. La voglia di riconfermarci c'è tutta e possiamo farcela a inserirci subito dopo le grandi. Il gruppo storico è rimasto più o meno immutato e anche i nuovi acquisti mi pare si stiano inserendo bene'. Insomma, il Palermo che nasce sembra essere davvero il trampolino di lancio per il difensore, che già si sta preparando alle infinite sgroppate sulla fascia destra. Tra l’altro, con l’aria di rinnovamento che si respira in Nazionale, chissà che il traguardo di tanta corsa alla fine non sia addirittura una maglia da titolare azzurro.

‘Premesso che io sono già felice di far poter far parte stabilmente di questo gruppo - conclude Cassani con un sorriso - non dipende solo da me poter brillare. Anche il Palermo dovrà darmi una mano. D’altronde è grazie al lavoro dei miei compagni se io adesso sono qui. L’importante sarà continuare così, ma sono convinto che la squadra che sta nascendo potrà regalare tante soddisfazioni ai tifosi rosanero'. E Mattia è pronto ad approfittarne. Impressioni? Farlo scendere dalla giostra che Prandelli sta costruendo non sarà così facile. E l’Italia calcistica ringrazia.

(La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)