Pato: 'Maldini lo sa, tornerei al volo al Milan'
IL PASSATO - "Io ho capito con il tempo quanto pesava stare al Milan. Un club che mi ha dato il massimo, ma gli infortuni hanno complicato tutto il mio percorso. Quando sei giovanissimo e cominci bene ti riempiono di complimenti, ma riuscire a stare con i piedi per terra è essenziale. Il Milan mi ha dato tutto quello che poteva, ho un grande amore per il club, però nel periodo difficile ero solo. Sono arrivato giovanissimo, i miei genitori sono stati con me per un po’ e poi sono tornati in Brasile. Fossero stati sempre con me avrei avuto più sostegno".
IL FUTURO - "A Orlando si sta bene e ho ancora un contratto, però Maldini lo sa: sarei pronto. Ora sono maturato, ho un atteggiamento diverso nei confronti del calcio e magari sarei utile nel rapporto con i più giovani. Mi mancano l'Italia e gli italiani, il calore dei tifosi. A mia moglie dico sempre: 'un giorno ti porterò a Milano e capirai di che cosa parlo'. Per me è stata una città fondamentale: ho imparato tante cose e mi manca tutto di Milano. E mi piacerebbe tornare al Milan, in fondo in Italia ci sono tanti giocatori con una bella età".
LA NOVITA' - "Il club sta cambiando proprietà: giornate complicate anche per un calciatore? Dipende dall'età e da quanto capisce della situazione, ma bisogna sempre farsi delle domande. Se chi compra il club ha la mentalità di investire, come faceva Berlusconi, andrà tutto bene. Vediamo come si comporteranno questi nuovi proprietari, quando arriveranno. Trovano un management che ha lavorato bene, Maldini è una garanzia. Mi auguro che ne tengano conto".
L'EX COMPAGNO - "Ibrahimovic dovrebbe continuare a giocare? È fondamentale perché ha il fuoco dentro. Motiva i compagni e tutti hanno paura di lui, soltanto Onyewu in quel Milan lo aveva sfidato... Ma le risposte adesso deve dargliele il suo corpo".