Pressappoco un milione di euro per delle nozze faraoniche finite in malo modo dopo soli nove mesi. Questo quanto accaduto ad Alexandre Pato, che appena 20enne aveva sposato nel 2009 l'attrice brasiliana Sthefany Brito.

I rumors dal Brasile parlarono di un tradimento della ragazza con un collega di club e come se non bastasse, la giovane ex mogliettina non si fece alcuna remora nel richiedere una cifra alquanto esigente per gli alimenti: inizialmente un assegno di 2,5 milioni di euro l’anno, che poi diventarono circa 57mila euro mensili, pari a 684mila euro all’anno. La difesa del Papero tuonò: "Si tratta di una decisione assurda e senza senso. Sia per la breve durata del matrimonio che per l’assenza di figli a carico. Tra l’altro, la Brito non può essere considerata una persona con difficoltà di reinserimento nel mondo del lavoro, quindi non si capisce la ragione di un assegno di mantenimento di tale entità".

L'ex attaccante rossonero presentò così ricorso e tramite i suoi legali si disse disposto a sborsare la modica somma di 5 mila reais (ovvero duemila euro) al mese. Ebbene, il momento della sentenza è arrivato. Qualche giorno fa il tribunale di Rio de Janeiro ha respinto le proteste avanzate dall'attuale fidanzato di Barbara Berlusconi sancendo che il calciatore dovrà versare non duemila, ma ben ventimila euro al mese di alimenti per i prossimi 18 mesi: divorzio dunque non solo amaro, a seguito di un matrimonio lampo, ma anche salato...

Chissà se la bella Sthefany sarà rimasta soddisfatta di quanto accordatole, certamente Pato ci penserà due volte prima di ripresentarsi all'altare.