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    Pato difende Djokovic e parla del vaccino come 'morso sperimentale' e del Covid 'peste cinese'. Poi ritratta

    Pato difende Djokovic e parla del vaccino come 'morso sperimentale' e del Covid 'peste cinese'. Poi ritratta

    Il brasiliano Pato, ex Milan, torna a far parlare di sé. E non per una questione di campo (ora è in MLS, a Orlando), ma per quanto riguarda la vicenda «no vax» di Novak Djokovic, espulso dall’Australia.

    In una storia su Instagram, cancellata poco dopo, Pato ha difeso il numero uno al mondo del tennis, esaltando sì le opere umanitarie di Djokovic, ma anche usando argomenti tipici dei negazionisti e definendo il vaccino un "morso sperimentale". Pato è scivolato anche su espressioni xenofobe come "peste cinese" per definire il Covid, con buona pace dei suoi trascorsi calcistici in quel Paese, al Tianjin Tianhai. 

    Poi però il 32enne ha cancellato la storia e ha precisato: "Ma io sono vaccinato, i vaccini sono importanti. Volevo solo parlare delle opere di beneficenza di Djokovic". 

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