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    Pato, aspettando Godot

    Pato, aspettando Godot

    "Se dovessi dargli un soprannome adesso lo chiamerei Godot". Nell'agosto del 2000 parlò così l'avvocato Agnelli di Alessandro Del Piero, incapace all'epoca di ritrovare se stesso dopo il brutto infortunio al ginocchio. Undici anni dopo la stessa frase potrebbe uscire dalla bocca di Adriano Galliani, riferita ad Alexandre Rodrigues da Silva, o semplicemente Pato. In questa stagione l'attaccante brasiliano ha segnato solo 3 gol in 10 partite, compresa la Supercoppa Italiana contro l'Inter. Le dieci presenze del Papero sono coincise con solo due sole vittorie, due sconfitte e ben sei pareggi. L'ex Internacional non è stato praticamente mai decisivo.

    Numeri che vanno controcorrente con quelli delle scorse stagioni: l'anno scorso 14 gol, due anni fa 12 e nella prima vera stagione rossonera addirittura 15. Pato  negli ultimi mesi ha fatto parlare di sè soprattutto per l'ennesimo infortunio muscolare (il dodicesimo da quando è arrivato al Milan) e per la liaison amorosa con Barbara Berlusconi, per questo non pare scontato un rinnovo del contratto in scadenza nel 2014. Galliani non lo considera ancora un problema, ma si aspetta il salto di qualità da qui a giugno. Se non arriverà Pato verrà messo sul mercato, con il Paris Saint-Germain pronto ad accoglierlo. Il Milan non vuole correre il rischio di aspettarlo ancora e la voglia di Tevez ne è la conferma. Pato potrebbe non arrivare mai, proprio come il Godot di Samuel Beckett

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