Pastorin: Addio don Aldo, Cuore Toro
Da ragazzo era un giocatore promettente dello Spartanova, uno storico club torinese: doveva passare alla Juventus, ma la vocazione lo portò in seminario, diventando ben presto sacerdote salesiano devoto a Don Bosco. Dal 1971 Don Aldo (foto: toronews.it) è al Torino, la squadra del suo cuore, degli eroi di Superga, di Pulici e Graziani e dei giocatori di oggi, quelli di Ventura. Uomo di religione, certo: ma, soprattutto, uomo tra gli uomini, la sua casa era sempre aperta, i suoi abbracci e il suo conforto per tutti, si batteva per un football senza ombre, per una passione che non doveva finire tra le pagine della cronaca nera o della cronaca giudiziaria. Sono orgoglioso, e lo sarò per sempre, della sua amicizia. Quello che provo, adesso, è soltanto un vuoto immenso: ma resteranno, dentro di me, i suoi insegnamenti, la sua bontà, il suo sorriso. Ha ragione Mauro Berruto, ex allenatore della nazionale maschile di volley, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra: il mondo, senza don Aldo, si è svuotato.
Darwin Pastorin