Il campione vero lo vedi anche quando non gioca. E Javier Pastore fa parte di questo numero ristretto. Perché nel momento per lui più difficile ha fatto la giocata più importante. Sabato è passato da sostituito eccellente a tifoso doc. Rossi all'intervallo lo lascia negli spogliatoi per far posto a Pinilla. Chiunque avrebbe sbollito l'arrabbiatura sotto la doccia.

El Flaco no: veste la tuta e va a sedersi nella postazione aggiuntiva della panchina. Nel tragitto saluta i tifosi che lo riconoscono, si ferma con un fan disabile dietro la ringhiera a bordo campo e scambia un saluto. Poi inizia la sua partita, quella di tifoso: li incoraggia, li sostiene, fino a esultare al gol di chi l'ha sostituito. Pinilla mette dentro la palla dell'1-1 e lui scatta in piedi a festeggiare.

È stato l'inizio di una rimonta insperata, di una vittoria importante, con un Pastore in meno in campo, ma con El Flaco in più in panchina a tifare scatenato fino al fischio finale. Se la vittoria sul Parma era già apparsa come il successo del gruppo, il gesto di Pastore è la sintesi perfetta della coesione che regna nello spogliatoio rosanero.

(La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)