Passarella: 'Higuain più goleador di Falcao. Sabella intuì che era un 9, non stecca...'
HIGUAIN GIOVANE - "Ritiro a Mar de la Plata: avevo con me tutta la prima squadra e per due-tre giorni pure la seconda, quella delle riserve. La guardavo sempre con molta curiosità per cercare di individuare i più talentuosi. Ero con Alejandro Sabella, mio aiutante sul campo che poi avrebbe guidato l’Argentina nel Mondiale 2014: guardavamo insieme una partitella organizzata tra grandi e piccoli, all’intervallo gli dico subito che mi piace quel ragazzino là con il 10... Era il figlio del Pipa, Jorge Higuain, mio compagno al River quando ero tornato a giocare in Argentina dopo gli anni alla Fiorentina e all’Inter".
IL CAMBIO RUOLO - "No, l’intuizione l’ha avuto Sabella: “Perché non lo metti come 9 in prima squadra?”, mi dice. Lo ascolto e Higuain ne fa due: da quel momento ha sempre fatto il centravanti. Perché la sua caratteristica è quella di essere un bomber nato, con un fiuto incredibile. Forse non serve molto nella manovra o per tenere palla, ma è come se fosse programmato per il gol".
FALCAO - "Avevo una buona relazione anche con lui: quando sono arrivato era già stabilmente in prima squadra. Magari è più fisico e meno goleador, anche se partecipa di più alla manovra. Non ho dubitato neanche per un secondo né di lui né di Gonzalo: sapevo che sarebbero arrivati in Europa. Da protagonisti. Per trionfare".
INFORTUNI FALCAO - "Hanno influito molto, ma ha avuto la forza mentale di ritornare e riprendersi il ruolo che merita nel calcio mondiale. Adesso è di nuovo al top, proprio nel momento migliore della sua crescita: a 31 anni un giocatore ha l’esperienza per raccogliere quello che ha seminato".
HIGUAIN STECCA GRANDI SFIDE - "Inevitabilmente, dipende molto dagli altri. In una partita difensiva come quella del Camp Nou, può fare poco. Gonzalo ha avuto solo cattiva sorte nel Mondiale ‘14 e poi in Coppa America: è come se si fosse spenta la sua buona stella. Ovviamente, non voglio dire che sia solo fortunato, ma è eccezionale il modo in cui sa catalizza su di se tutti i suoi palloni".
PESO DEL PREZZO - "Ricordo quando tutti rimasero colpiti dai 25 miliardi di lire pagati per Baggio... Certo, questi 90 milioni sono tanti, ma tutti i record sono fatti per essere superati. Le cifre lievitano, il calcio cambia e arriverà prima o poi un bomber pagato più del Pipita. Non deve pesargli la cifra: sono soltanto cicli".
CHI PASSA? - "Gonzalo è tornato in una squadra che ha l’ambizione dichiarata di vincere la Coppa. El Tigre gioca nella pericolosissima rivelazione: il Monaco a quei livelli è una sorpresa, ma la società ha fatto un super lavoro. L’ho visto con i miei occhi, lì a Monaco, già ai tempi di Ranieri. Ovviamente, è favorita la Juve: ha speso tanto e gioca in un campionato più difficile. Falcao permettendo, ho l’impressione che quest’anno possa farcela per l’obiettivo che insegue da tanto".
SFIDA BOMBER - "Mi piacerebbe un pari per quello che mi hanno dato entrambi. Alla fine, però, uno sarà più contento: questo è la vita, questo è il fùtbol".