'Nei suoi primi anni di carriera da professionista ripetevo spesso a Del Piero di convincersi, anche semplicemente quando si guardava allo specchio e si faceva la barba, che fosse un attaccante. Lo istigavo ad auto-convincersi che le sue caratteristiche lo rendevano migliore come punta, e a disobbedire a quei tecnici, ad esempio come Sacchi, che lo spronavano, per motivi di squadra e di esigenze tattiche, ad arretrare la sua posizione'. Claudio Pasqualin, che in passato è stato lo storico procuratore del capitano bianconero, ai microfoni di Lady Radio svela alcuni retroscena del passato di Del Piero, in particolare circa la sua collocazione tattica.

'Si sono fatte molte polemiche sui primi anni di carriera di Del Piero quando, nel giro di poco tempo, fece una grande evoluzione a livello muscolare, ma in realtà dietro c'era la semplice volontà del giocatore di fare allenamenti supplementari in palestra per migliorare il proprio corpo'.