Getty Images
Pasqualin a CM: 'Napoli, lascia perdere Mascherano. Il Barcellona è da tempo nel mirino della Fifa'
Avvocato, che ne pensa di questo stop al mercato del Barcellona?
'È una sanzione durissima, che colpisce pesantemente un club che è finito nel mirino della Fifa già da parecchio tempo'.
In che senso?
'La pratica di tesserare minorenni è diffusa, e la Fifa lo sa bene. Di certo non è solo il Barcellona che la pratica, ma anche altri grossi club spagnoli e inglesi. Colpendo il Barcellona la Fifa manda un segnale politico, ma anche economico. Le trattative sotto banco danneggiano 'il palazzo'. È chiaro l'intento di far emergere il nero, e colpendo il Barcellona si manda un segnale chiaro a tutte le società più importanti d'Europa'.
Dalle sue parole sembra difficile che tutto finisca in una bolla di sapone
'Ma infatti non credo proprio. Premesso che per il Barcellona sarà possibile contestare la decisione e rimettersi in regola, ma ci vorrà del tempo e non penso che la Fifa possa annullare il provvedimento. Forse potrebbe esserci uno sconto, ma che riguarderebbe lo stop alla seconda sessione, quindi la prossima invernale. Di certo la Fifa non si mette contro il Barcellona per fare soltanto fumo'.
Quindi i napoletani devono dire addio a Mascherano?
'Se fossi in loro e nella società azzurra ora non penserei a Mascherano. Come premesso, confidare che il Barcellona possa operare tranquillamente in estate è molto ottimistico. In ogni caso i piani di De Laurentiis, ammesso che siano veri, sarebbero già compromessi perché certe operazioni vanno approcciate mesi prima'.
Lei che ne pensa di questo caso-Barcellona?
'Penso, più in generale, che ci sia un abuso di questi giovanotti che giovanissimi circolano nei club di mezza Europa. Al di là delle questioni legali io metterei un limite, almeno in Italia. Tantissimi stranieri nelle prime squadre, e ora anche nelle formazioni Primavera. E del resto, questa politica o la fai bene oppure fa dei danni. Basta vedere il Catania: è una squadra argentina che gioca in Italia. Che senso ha?'.
Cosa fare concretamente?
'Limiterei il numero degli stranieri in modo da evitare di vederne in quantità anche nelle squadre giovanili. E soprattutto abbasserei il numero di squadre in A e in B per aggiustare un po' la qualità dei campionati. Infine valuterei la creazione di un torneo riserve, un po' come accadeva un tempo. Quando ero nell'Udinese (con un passato da giocatore, ndr) funzionava così. Sarebbe utile per far emergere i giovani e i calciatori italiani che oggi sono trascurati'.