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Pasalic ci riprova, stavolta a Firenze? La trattativa, il ritorno e... Sarri
L’inconsistenza del mercato potrebbe presto cambiare rotta. Un’inversione necessaria, viste le notizie comunicate dalla Uefa e l’attesa del ricorso al Tas di Losanna da parte del Milan. La Fiorentina che lunedì si raduna per iniziare la nuova stagione – con due giorni di anticipo rispetto alla tabella di marcia primordiale – potrà contare sul solo David Hancko come acquisto, salvo l’innesto dei giovani. Per questo, Corvino e Freitas sono al lavoro: svanite varie piste nell’ultimo mese e mezzo, adesso è il momento di stringere e concretizzare. E in tal senso si sviluppa la candidatura di Mario Pasalic.
UN RITORNO – Quella del croato sarebbe la seconda esperienza nel campionato italiano, dopo aver saggiato e fatto assaggiare le proprie qualità – specialmente da gennaio a giugno – al Milan, con il quale ha sollevato la Supercoppa Italiana grazie al rigore decisivo siglato. Ventisette presenze e cinque reti in quella stagione: “Potevo rimanere, poi sono arrivati i cinesi e hanno cambiato strategia, volendo acquistare giocatori costosi, forti ed esperti”. Così, il suo pellegrinaggio iniziato nel 2014 con la maglia dell’Elche, è proseguito nella stagione conclusasi in Russia, allo Spartak Mosca, senza permanenza.
L’OPERAZIONE – Il Chelsea, proprietario del cartellino, che lo ha acquistato dall’Hajduk Spalato per tre milioni di euro, gli ha rinnovato il contratto la scorsa estate, fino al 2021. E adesso tratta con la Fiorentina, grazie anche all’intermediazione di Fali Ramadani, agente vicino alle dinamiche viola. La base della trattativa è sempre la stessa: il prestito. Con diritto di riscatto prefissato, stavolta. Un modo per dare garanzie alla società toscana, possibilità di continuità al centrocampista e un introito agli inglesi, dato il rischio svalutazione.
LO SNODO – Tutto potrebbe sbloccarsi nella prossima settimana. Molto dipenderà, anche, dalle dinamiche che legano Sarri alla panchina dei ‘Blues’. La speranza, per Pioli, è quella di averlo in ritiro, magari non da subito, ma comunque a disposizione per la preparazione e, naturalmente, per gli ipotetici preliminari di Europa League. Pasalic sarebbe un’importante variante tecnica e tattica da mezzala, dando un’alternativa – e, perché no, una maglia da titolare – nel reparto composto attualmente da Veretout, Benassi e Dabo. Con un riscatto superiore ai sei milioni di euro si può chiudere.
UN RITORNO – Quella del croato sarebbe la seconda esperienza nel campionato italiano, dopo aver saggiato e fatto assaggiare le proprie qualità – specialmente da gennaio a giugno – al Milan, con il quale ha sollevato la Supercoppa Italiana grazie al rigore decisivo siglato. Ventisette presenze e cinque reti in quella stagione: “Potevo rimanere, poi sono arrivati i cinesi e hanno cambiato strategia, volendo acquistare giocatori costosi, forti ed esperti”. Così, il suo pellegrinaggio iniziato nel 2014 con la maglia dell’Elche, è proseguito nella stagione conclusasi in Russia, allo Spartak Mosca, senza permanenza.
L’OPERAZIONE – Il Chelsea, proprietario del cartellino, che lo ha acquistato dall’Hajduk Spalato per tre milioni di euro, gli ha rinnovato il contratto la scorsa estate, fino al 2021. E adesso tratta con la Fiorentina, grazie anche all’intermediazione di Fali Ramadani, agente vicino alle dinamiche viola. La base della trattativa è sempre la stessa: il prestito. Con diritto di riscatto prefissato, stavolta. Un modo per dare garanzie alla società toscana, possibilità di continuità al centrocampista e un introito agli inglesi, dato il rischio svalutazione.
LO SNODO – Tutto potrebbe sbloccarsi nella prossima settimana. Molto dipenderà, anche, dalle dinamiche che legano Sarri alla panchina dei ‘Blues’. La speranza, per Pioli, è quella di averlo in ritiro, magari non da subito, ma comunque a disposizione per la preparazione e, naturalmente, per gli ipotetici preliminari di Europa League. Pasalic sarebbe un’importante variante tecnica e tattica da mezzala, dando un’alternativa – e, perché no, una maglia da titolare – nel reparto composto attualmente da Veretout, Benassi e Dabo. Con un riscatto superiore ai sei milioni di euro si può chiudere.