Parolo è super:| Bisoli lo applaude
Rewind, indietro al campionato di C1 2006-07: Pierpaolo Bisoli nota un giovane centrocampista della Pistoiese, alto 188 cm, perlomeno bravino. Il ventunenne non ha tante richieste in giro, però l’allenatore di Porretta in lui vede del potenziale. A Foligno qualcuno avrà pure alzato il sopracciglio quando Bisoli ha voluto fortemente Marco Parolo. Ma è da lì che il film del ragazzo di Gallarate comincia a prendere la piega del successo: Foligno, Hellas Verona e poi Cesena, di nuovo con Bisoli, col doppio salto dritto in serie A. E ora la Nazionale. «La convocazione di Marco dimostra che in questa Nazionale vince la meritocrazia», afferma il suo mentore.
Bisoli, dica la verità: è orgoglioso come alla laurea di un figlio? «Sono molto felice per Marco. Ho creduto tanto in lui anche quando nessuno lo faceva, sono contento per il giocatore completo e costante che è diventato. La convocazione? Ne ero certo appena ho visto come ha giocato le prime partite in A».
Nella lista dei ringraziamenti di Parolo lei occupa un ruolo di primo piano. Perché puntò su di lui?
«Ricordo che all’inizio a Foligno gli cambiai ruolo due o tre volte, lo schierai addirittura trequartista. E lui rispose sempre alla grande. Ecco quello che mi ha colpito di più: gli chiedi di fare qualcosa e lui esegue con naturalezza. Non solo ha sempre avuto grande mobilità, fisicità e senso del gol, ma ha pure dimostrato di avere un’intelligenza unica».
