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Parmamania:| Vendere, prima di tutto
Il 2011 si è chiuso con due mezze delusioni contro Lecce e soprattutto Catania, il 2012 potrebbe aprirsi con qualche rinforzo di mercato e un paio di giocatori in grado di far operare realmente il salto di qualità richiesto dalla dirigenza a Franco Colomba. Prima di tutto, però, la parola d'ordine è vendere. Basta leggere l'elenco dei calciatori in rosa nella prima squadra per capire che una formazione come il Parma non può permettersi un organico di questo tipo.
In questi primi mesi di campionato, Franco Colomba ha lavorato con un gruppo di 29 giocatori: tre portieri, otto difensori, sei attaccanti e addirittura 12 centrocampisti. Numeri da Champions League, un organico che però non dovrà fare altro che affrontare le restanti tre partite del girone d'andata e le 19 del girone di ritorno, senza neanche lo sfizio di qualche turno in più in Coppa Italia. Sfoltire è indispensabile.
Colomba, per quanto possibile, ha dato messaggi chiari alla dirigenza. Oltre agli 11 titolari fissi, pochi altri sono in grado di giocarsi un posto nell'undici titolare. E, considerando le ragioni di classifica, non pare ancora il momento per gettare nella mischia giovani come Feltscher, Danilo Pereira, Nwankwo e Ze Eduardo. I primi a partire saranno proprio loro, nomi ai quali potrebbero aggiungersi due evidenti esuberi come Marques (su di lui vi sarebbe un club inglese) e Palladino.
Cessioni utili per dare maggiore visibilità a calciatori sin qui sacrificati, ma anche addii che potrebbero fare realmente spazio a un paio di giocatori di livello. Se per il centrocampo si insegue ancora il sogno Palombo, in attacco non è escluso un botto di fine mercato come sempre accaduto nell'era Ghirardi (da Cristiano Lucarelli ad Amauri passando per Crespo). Ma solo e soltanto se il Valdanito deciderà di salutare Parma con sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza del contratto.