Parmamania:| Un turnover improvvisato
Peggio di così era difficile fare. Prima il ko sfortunato contro l'Atalanta, poi quello meritatissimo di San Siro contro il Milan. Nel giro di tre giorni, Franco Colomba sembra essersi bruciato tutto il credito che si era riconquistato con lode nell'ultimo mese di campionato, quando con i convincenti successi su Genoa e Napoli il Parma era balzato a 9 punti in classifica.
Ma il trittico con tanto di turno infrasettimanale contro i campioni d'Italia rischia di essergli fatale, specie se domenica pomeriggio al 'Tardini', contro l'unica squadra che non ha ancora vinto in questo campionato (il Cesena), dovesse andare storto. Qualche avvisaglia c'è stata. Ma l'impressione è che ancora la situazione sia recuperabile.
Il motivo è semplice. Se si guarda alla prestazione fornita contro l'Atalanta, si capisce che la squadra vive un buon momento a livello atletico e che potrebbe davvero aver trovato l'assetto giusto con un 4-4-2 piuttosto difensivo ma bilanciato. Pesa, semmai, l'assenza di Sergio Floccari, andato ko proprio domenica scorsa dopo pochi minuti giocati contro la propria ex squadra.
Una sconfitta, quella con i nerazzurri, che ha però scompaginato parecchio i piani di Colomba. Che puntava a fare risultato pieno contro la formazione orobica per poi andare a San Siro rilassato e tornare a dare battaglia domenica nella sfida salvezza contro il Cesena. Le cose non sono andate così, e il tecnico ha puntato ancora di più sul turnover, gettando nella mischia Feltscher, Nwankwo e addirittura un Valdes improvvisato punta dal primo minuto.
Il risultato è stato disastroso. Non tanto perché il turnover non deve essere applicato, ma perché non può essere improvvisato così come è accaduto a San Siro, per giunta dopo settimane nelle quali Colomba non ha cambiato di una virgola l'undici titolare. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Qualche stoccatina dal dg Pietro Leonardi, tanta tensione nell'ultimo allenamento a Collecchio e una partita da vincere assolutamente contro il Cesena. Già, ma con quale formazione?