Parmamania: Torino a +7 e salvezza più lontana ma è d’obbligo provarci fino alla fine
Simone Buratti
Speranze di salvezza ridotte al lumicino dopo i risultati degli anticipi del sabato che certificano la vittoria del Torino e la sconfitta del Parma. I granata così scappano a più sette con una partita in meno. Strada in salita anche per il ruolo di marcia disastroso del Parma dal ritorno di D’Aversa in panchina: una sola vittoria con la Roma, tantissimi gol subiti, diverse rimonte subite nel finale, scontri diretti falliti e il peggiore attacco della Serie A. Numeri che purtroppo contano e che classificano il Parma tra le squadre peggiori in questo campionato di Serie A insieme al Crotone. Anche contro il Milan è mancata la fame di vittoria, con un primo tempo completamente regalato ai rossoneri, liberi di giocare e creare occasioni da gol. Le realizzazioni di Rebic e Kessie nel primo tempo hanno permesso di mettere in cassaforte il risultato, mentre l’espulsione di Ibrahimovic ha solamente illuso il Parma di D’Aversa che pensava e sperava di acciuffare il pareggio. Rimonta che alla fine non si è realizzata e anzi, il neo entrato classe 2004 Traorè ha perso palla e Leao ha chiuso i conti segnando il terzo gol. In serata poi è arrivata la mazzata che potrebbe aver messo fine ai sogni di salvezza ducali con la vittoria di rigore del Torino a Udine. Da qui alla fine del campionato ci sono ancora 8 partite e 24 punti a disposizione, numeri per cui dovrebbero spingere i crociati a crederci ancora soprattutto visti gli scontri diretti ancora da disputare contro Cagliari e Crotone. Per chiudere una stagione a testa alta c’è l’obbligo di provarci fino in fondo e già sabato prossimo a Cagliari il Parma si gioca il tutto per tutto.