Parmamania:| Pochi gol? Ma la mediana...
La partita della svolta, quanto meno, non è stata quella del tracollo. Il Parma non ha battuto il Chievo e resta ultimo in serie A. Ma è in buona compagnia e per la terza partita di fila è riuscito a cogliere almeno un punto. L'impressione è che la squadra stia timidamente crescendo, nonostante alcuni problemi siano ancora irrisolti.
La questione è una: il calcio è uno sport nel quale per vincere bisogna segnare. E la squadra di Pasquale Marino per ora non la butta proprio dentro. Bojinov e Crespo, le due punte di ruolo, veleggiano a una rete a testa in 9 partite complessive. Il bomber è così Zaccardo, capace di sfruttare due calci piazzati contro Genoa e Cesena. Il piatto piange. La squadra che doveva far impazzire il 'Tardini' con un calcio spregiudicato ha prodotto la miseria di 6 reti, andando avanti con il peggior attacco del campionato.
L'altra faccia della medaglia è una difesa che si sta scoprendo - in modo inatteso - più che affidabile. Meglio del Parma hanno fatto solo Lazio e Inter, ma ben cinque reti sono state incassate su rigore. Insomma, tre gol su azione incassati in nove partite sono una media da Champions League.
E, allora, perché la squadra non gira? Vedendo la partita con il Chievo verrebbe da dire per colpa di Bojinov e Crespo, che non finalizzano cotanta mole di gioco. Ma analizzando la situazione più in generale l'opinione rischia di essere un'altra. Il motivo per cui il Parma segna poco è, anche, lo stesso per cui poco incassa: un centrocampo che difende molto e non si inserisce mai.
A Udine, Marino giocava con D'Agostino, Asamoah e Inler in mediana. Gente che soprattutto offende. A Parma è partito con Gobbi, Morrone e Valiani, inserendo timidamente il sinora balbettante Dzemaili. Il risultato è sotto gli occhi di tutto. Forse sarebbe il caso di impostare Candreva interno di centrocampo e non terza punta, in modo da aggirare l'ostacolo.