Parmamania:| Non ci resta che Crespo
Non ci resta che Crespo. È questo il pensiero che circola negli ambienti gialloblù. A confermarlo nuovamente è stata la partita con la Lazio, nella quale il centravanti crociato ha messo a segno il secondo gol stagionale, ma anche il numero 200 (o 201 a seconda delle statistiche) fra tutte le formazioni italiane nelle quali ha militato. Non ci resta che Crespo. Perché è pur sempre vero che il Valdanito conserva la classe e poco altro del bomber che fu, ma è comunque superiore agli altri centravanti a disposizione di Pasquale Marino. A confermarlo sono anche le statistiche.
Crespo ha segnato due gol in 12 partite giocate, Bojinov lo stesso numero ma con una presenza in più. Addirittura impietoso è però il confronto tra il bulgaro e l'argentino se si considerano soltanto i minuti giocati. Crespo si ferma a 561 (un gol ogni 280', dunque). Bojinov ha giocato invece 762' (una rete ogni 381', quindi). Intendiamoci, non sono numeri da capogiro (sembra piuttosto un duello tra 'poveri'), ma comunque il quadro è esaustivo. Anche senza tirare a mano il cervellotico quoziente IVG della Lega Serie A, quello che promuove comunque Crespo come migliore del reparto con un valore di 18,4 (Bojinov è appena dietro con 17,8).
E Paloschi? La domanda che circola da tempo è questa. Saltato il rientro previsto inizialmente contro la Lazio, non ci sarà nemmeno a Milano domenica prossima. A questo punto sembra quasi inutile fare previsioni, dato che ha ricominciato a lavorare in gruppo addirittura prima Galloppa di lui. La speranza è che, almeno, chi fa mercato non si ostini a farlo passare come 'il rinforzo di gennaio'. Perché Paloschi deve rientrare con calma e senza pressione. E Marino deve avere a disposizione attaccanti capaci di metterla dentro. Altrimenti chiedergli di riproporre al Tardini il gioco scintillante della sua Udinese sarà una richiesta con il retrogusto della beffa.