Parmamania:| Non è ancora finita
Non è ancora finita. Poteva esserlo prima della partita con l'Inter, nel senso più negativo dell'espressione. Non può esserlo ora, nell'ottica più ottimistica. Il Parma non è salvo. Battendo i nerazzurri ha fatto una grande e insperata impresa, ma i tre punti (più fattore scontri diretti a favore) di vantaggio sulla Sampdoria terzultima non possono lasciare tranquilli. Perché il peso del ko interno con il Bari non è stato cancellato, è stato soltanto equilibrato da i tre punti con l'Inter.
Poi, c'è tutto il resto. Una trasferta molto difficile sul campo dell'Udinese dell’ex Guidolin, che chiederà strada per conquistare il quarto posto nonostante le molte assenze. E un momento tutto da identificare per le altre formazioni in lotta per non retrocedere, con particolari riferimenti alla Sampdoria. Saranno i blucerchiati a decidere anche la retrocessione del Parma, la certezza è questa. Se nelle prossime due partite otterranno sei punti con Bari e Brescia, la quota salvezza subirà un'impennata.
E, allora, il Parma dovrà farsi trovare pronto. Perché dopo un'impresa estemporanea come quella con l'Inter, servirà la costanza che i crociati non hanno mai avuto. Bisognerà vincere le due partite interne con Palermo e Juventus, ma soprattutto non perdere mai fuori casa tra Udine, Bologna e Cagliari. Non il massimo della vita. A patto che quella di sabato scorsa non sia stata soltanto una partita a sé, ma il vero e proprio segno della svolta. A Franco Colomba e i suoi l'ardua sentenza.