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    Parmamania:| Meglio con le grandi

    Parmamania:| Meglio con le grandi

    Una partita semplicemente perfetta quella di lunedì sera contro l'Inter. Roberto Donadoni ha incartato per la seconda volta consecutiva Andrea Stramaccioni, puntando forte sulla lentezza della retroguardia nerazzurra e sbancando con tre punti pesantissimi che lanciano il Parma a quota 20 dopo tre match senza successo contro Pescara, Siena e Udinese.

    La vittoria contro l'Inter ha come uomo copertina Nicola Sansone, autore della seconda rete in Serie A dopo una splendida partita. Ancora di più, però, è stato incisivo Jonathan Biabiany, che ha costretto Stramaccioni al passaggio alla difesa a quattro con una partita giocata a mille che ha del tutto mandato in tilt Juan Jesus.

    Amauri, invece, continua a viaggiare su ritmi modesti, limitandosi al ruolo di sponda (come nell'azione del gol di Sansone) e finendo per non essere quasi mai pericoloso da centravanti puro. La sensazione, insomma, resta sempre quella. Che Amauri non sia la punta ideale per una squadra che ha il contropiede nelle corde. O viceversa.

    Il problema non è da poco. Perché sfide come quella di lunedì arrivano proprio dopo match nei quali il Parma ha giocato contro medio-piccole, finendo per soffrire incredibilmente della mancanza di spazi nella metà campo avversaria. Una situazione che squadre come Roma e Inter, gli ultimi due scalpi di Donadoni, non si preoccupano di creare, pensando soprattutto a fare la partita.

    Servirebbe un Amauri più coinvolto dal punto di vista realizzativo per fare il salto di qualità con una squadra capace di segnare a tutti, sia alle piccole che alle grandi. Altrimenti non resterà che 'accontentarsi' di altre vittorie contro big, con dei piccoli capolavori tattici di ripartenza e contenimento. A meno che a gennaio non arrivi finalmente un esterno capace di innescare a dovere Amauri.

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