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Parmamania: Manenti e il 19...
E intanto Manenti, per evitare qualche agguato e sentirsi magari qualche coro, a Reggio Emilia non si è visto. In Tribunale, il 19, ci dovrà andare per forza perché l'istanza fallimentare che la Procura ha mosso contro il Parma, sarà discussa nell'udienza di giovedì. E mancare non lo aiuterebbe di certo, dato che il 19 Manenti saprà di che "morte morire", e se il suo investimento, mai fatto e realizzato fino ad ora dato che non ha versato un euro che sia uno nelle casse del Parma, non vada a finire nella pattumiera.
Anche Donadoni ha giustificato il comportamento del presidente, "se avessi 100 euro non li metterei in una società che non sa ancora che fine farà", salvo poi contraddirsi e dire: "Aspettiamo fino al 19, se paga è buono, se no falliamo". E il suo aziendalismo contraddittorio e preventivo non ha fatto altro che alimentare polemiche: cosa dice ai suoi calciatori quando gli chiedono novità sulla società? Manenti ha detto che i soldi ci sono, ma se sì, perché non li ha messi? Perché non si è fatto vivo?
Perché? Intanto il 19 si avvicina con una certa velocità... Dal punto di vista sportivo non cambia molto, Il Parma è ultimo e ultimo rimarrà, condannato, ma dal punto di vista societario, è inutile rimarcare l'importanza dell'intervento presidenziale. Intanto poi, si ci mettono anche gli arbitri: rigore "regalato" a Sansone, espulsione a Mirante, gol in fuorigioco... Così no.