Sono passati 370 giorni esatti dal suo arrivo a Parma. E, incredibile ma vero, c'è già chi ha iniziato a fare il conto alla rovescia. Roberto Donadoni è l'uomo del momento. Artefice di una crescita esponenziale dal giorno in cui si è seduto per la prima volta sulla panchina crociata. Dagli esperimenti nei primi mesi alla serie incredibile di sette vittorie consecutive che ha chiuso la stagione 2012/13.

Difficile ripetersi, si diceva in estate. Bene, Donadoni non si è scomposto e, con la calma che lo contraddistingue, ha ricominciato a lavorare da vero e proprio tecnico artigiano. Ragionando, parlando con i giocatori e trovando nuove soluzioni. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Il Parma è all'ottavo posto in classifica con 30 punti ottenuti in 20 giornate e, dopo aver fermato sull'1-1 la Juventus capolista, prosegue nella serie di quattro risultati utili consecutivi.

Bel gioco, equilibrio e il lancio di tanti giovani senza dimenticarsi di fare punti. Risultati che non possono essere quantificati per una medio-piccola come il Parma. Che può, grazie al suo attento lavoro, valorizzare l'operato della coppia-mercato Leonardi-Preiti. Per quanto ancora? La domanda, come detto, inizia a circolare tra gli addetti ai lavori.

Lui, con la classe che lo contraddistingueva in campo e non lo ha abbandonato ora da allenatore, continua a dribblare le domande su un ipotetico futuro al Milan. Ma il dubbio si insinua sempre di più. E, nonostante un prolungamento contrattuale sino al 2015, c'è davvero il rischio che il conto alla rovescia sia partito...