Parmamania:| Galloppa è un regista?
L'arrivo di Marco Rubin è l’ultimo tassello in fase difensiva. Otto giocatori per quattro posti, oltre ovviamente a tre portieri con gerarchie molto ben definite (Mirante il titolare, Pavarini il dodicesimo e Gallinetta il terzo). Il perfetto equilibrio per Franco Colomba, che avrà la linea difensiva di partenza della scorsa stagione al completo (Zaccardo, Paletta, Lucarelli e Gobbi) più altrettante alternative autorevoli da buttare nella mischia al momento del bisogno (Feltscher, Santacroce, Brandao e Rubin). Quattro giocatori che potranno tenere sulla corda i titolari e in prospettiva anche rimpiazzarli nell'undici. Ma se la difesa è la notizia migliore della tournée britannica del Parma, il problema resta sempre il solito. La fase offensiva è un grande punto interrogativo.
Una fase che nasce con la cabina di regia, lì dove se ne è andato Dzemaili e dove ora c'è Galloppa a tenere in mano le redini della squadra. Un ruolo ch però l'ex senese deve ancora assimilare. D'altronde, Galloppa è sì un centrocampista di qualità, ma ha sempre giocato da interno sinistro con altri due mediani di copertura. Mentre ora si ritrova a fare il regista con il solo Morrone a fiancheggiarlo. Ancora lì, ancora a metà campo rischiano di essere i problemi di questa squadra, che l'anno scorso faticò tremendamente a trovare una stabilità difensiva anche per colpa di un centrocampo a tre nel quale Pasquale Marino aveva messo le pedine al posto sbagliato (partendo da Dzemaili davanti alla retroguardia).
Ora servono subito dei correttivi. Compreso un passaggio al 4-3-1-2, modulo che resta un'ipotesi ventilata ma mai applicata nel pre-campionato. Ma anche un assetto che permetterebbe a Galloppa di giocare nel proprio ruolo preferito. E, al tempo stesso, di inserire uno tra Ze Eduardo e Nwanwko (per non parlare di Danilo Pereira, che ieri sera si è qualificato per i quarti di finale del Mondiale Under 20 con il Portogallo) davanti alla difesa. In aggiunta a un interno destro che potrebbe essere benissimo uno a tra Morrone, Blasi e Valiani. Chissà che non sia il 4-3-1-2 la strada. Anche se sarà difficile per gli acquisti di due esterni nuovi di zecca come Valdez e Biabiany. E, soprattutto, l'assenza di certezze in avanti. A parte Giovinco, è difficile scegliere altre due punte tra il giovanissimo Borini, un Pellé asfittico, un Crespo in fase calante e un Palladino nuovamente ai box. Ma chissà che entro il 31 agosto non ci siano buone notizie.