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    Parmamania: fine delle 'pause'

    Parmamania: fine delle 'pause'

    Con la Nigeria, l’Italia ha chiuso, per quest’anno, il ciclo delle amichevoli e le passerelle per i giocatori restano solo quelle di un campionato che entra nel vivo e che si fa sempre più interessante. Probabilmente questi mesi che ci separano dal Mondiale non basteranno ad Antonio Cassano per convincere Prandelli a portarlo con lui in Brasile, dove, probabile assai, ci vada in vacanza e non da protagonista. E finite le pause, che restituiscono al Parma un giocatore che si conferma in un periodo di grazia, Parolo, meritevole della maglia azzurra, adesso si deve pedalare e cercare di non fermarsi, fino all’ultima partita dell’anno.

    Un inizio difficile, poi qualche risultato confortante, poi una raccolta punti inferiore rispetto a quanto mostrato sul campo, ora bisogna fare sul serio. E sul serio sembra voler fare anche Paletta, finalmente reintegrato e a disposizione dopo un calvario che sembrava non avere più fine. Un filotto di partite impegnative, a cominciare dal Napoli, passando dall’Inter e finendo in trasferta con la Samp. E in tutto questo marasma, vedere di festeggiare al meglio un Centenario importante, sponsorizzato e sentito da queste parti con una emozione particolare. Basta facce brutte, scontente, consapevoli di non aver dato il massimo.

    Ora il massimo bisogna darlo per questioni, anche, di “senso civico” e buon senso. A cominciare da Donadoni, fino all’ultimo della lista. Le pause sono finite, si spera finiscano anche quelle di un Parma che ha buttato per strada punti e partite. 

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