Fiducia a Roberto Donadoni, dunque. Il tecnico del Parma è stato confermato pubblicamente da Pietro Leonardi nel pomeriggio di martedì, a sole 48 ore dalla peggior prestazione stagionale contro il Catania. Quella che doveva essere la partita della svolta, si è tramutata nella sfida della svolta in negativo. In campo è sceso un Parma messo male, sbilanciato in avanti, senza che la coppia Belfodil-Amauri riuscisse mai ad essere pericolosa.

E, ovviamente, è arrivato un 2-0 che sta stretto stretto ai rossazzurri. Una prestazione che ha suscitato molte critiche. Ma che, comunque, non interrompe il legame tra dirigenza e tecnico. Al punto che, soltanto due giorni dopo la prestazione tragicomica del 'Massimino' il d.g. Leonardi ha confermato che entro la prossima settimana verrà annunciato il prolungamento contrattuale di Donadoni.

Una mossa giusta, che serve per rasserenare l'ambiente e far capire alla squadra che questo tecnico rappresenta anche il futuro e non soltanto il presente del Parma. Ma, adesso, bisogna capire chi di questi giocatori davvero abbia i mezzi per poter restare ad altissimo livello. In sette giornate, a dirla tutta, si è visto ben poco. Specie dei nuovi acquisti che, è lecito dirlo, hanno deluso.

Amauri è stato frenato dai soliti problemi fisici e non è ancora al 50% della propria condizione, mentre Pabòn ha ancora bisogno di tempo per capire il calcio italiano. Da salvare Belfodil, che però non è riuscito a incidere se non nell'unica vittoria contro il Chievo, e Ninis, che però si è visto ben poco. Parolo, invece, continua inspiegabilmente a giocare nonostante prestazioni al di sotto del proprio valore. Donadoni è stato confermato, insomma. Ma, adesso, a rischiare sono in tanti.