Getty Images
Parmamania: Donadoni, avanti così
Il Parma ha appena battuto l'Inter, è sabato sera, i giocatori fanno festa e sorridono, hanno giocato anche per Donadoni. Soprattutto per il tecnico. E lui pare essersi ripreso con forza il timone di una barca che stava per affondare. Troppe insidie di questi tempi, nei mari di A è difficile navigarci con queste barchette. Niente ammutinamenti, niente marinai che si raggruppano per far fuori il comandante, niente di niente.
E proprio per questo c'è da apprezzare un Parma che non ha mai mollato, nemmeno un secondo, che da qui ha iniziato il suo campionato e che non vuole uscire dalla carreggiata proprio ora che sembra aver trovato strada. Anche se con la Juventus, che sembra essere una montagna difficile da scalare, sembra che la serenità sia portata anche da qualche ricordo, bello da evocare.
Però non ditelo a Donadoni, concentrato sul momento. Professionista esemplare, "osso", come lo chiamavano al Milan, non ha mai spostato l'obiettivo di questa stagione. Troppo importante salvarsi, troppo importante fare un campionato da combattivi e troppo importante essere presenti. L'ordine del comandante è stato chiaro: ragazzi, dimenticatevi l'Inter e giocate come avete fatto contro l'Inter. Il calcio va veloce, la settimana passa in fretta, il gruppo ha lavorato per bene e ha sposato con entusiasmo la causa nuova, con Cassano in testa a dare consigli a tutti e a fare da capofila.
Un capitano senza fascia, ma un tipo tosto che protegge Donadoni e aiuta tutti, anche i ragazzini. Ha capito il momento e si è calato nella parte con risultati ottimi, si fa gestire e si fa apprezzare soprattutto. Avanti così, Donadoni, avanti così Parma.
E proprio per questo c'è da apprezzare un Parma che non ha mai mollato, nemmeno un secondo, che da qui ha iniziato il suo campionato e che non vuole uscire dalla carreggiata proprio ora che sembra aver trovato strada. Anche se con la Juventus, che sembra essere una montagna difficile da scalare, sembra che la serenità sia portata anche da qualche ricordo, bello da evocare.
Però non ditelo a Donadoni, concentrato sul momento. Professionista esemplare, "osso", come lo chiamavano al Milan, non ha mai spostato l'obiettivo di questa stagione. Troppo importante salvarsi, troppo importante fare un campionato da combattivi e troppo importante essere presenti. L'ordine del comandante è stato chiaro: ragazzi, dimenticatevi l'Inter e giocate come avete fatto contro l'Inter. Il calcio va veloce, la settimana passa in fretta, il gruppo ha lavorato per bene e ha sposato con entusiasmo la causa nuova, con Cassano in testa a dare consigli a tutti e a fare da capofila.
Un capitano senza fascia, ma un tipo tosto che protegge Donadoni e aiuta tutti, anche i ragazzini. Ha capito il momento e si è calato nella parte con risultati ottimi, si fa gestire e si fa apprezzare soprattutto. Avanti così, Donadoni, avanti così Parma.