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    Parmamania: crociati in fondo a tutte le classifiche; non basta il mercato per uscire dalle sabbie mobili

    Parmamania: crociati in fondo a tutte le classifiche; non basta il mercato per uscire dalle sabbie mobili

    • Simone Buratti
    Così, puntuale, pronosticata e ben prevista, è arrivata una nuova sconfitta per il Parma di D’Aversa nel difficile campo di Napoli. In quello stesso stadio però un anno fa Kulusevski e Gervinho facevano piangere i partenopei. Acqua passata, storia completamente diversa. Oggi il Parma è sommerso dai problemi e si trova in fondo in tutte le classifiche, oltre ad essere sempre penultimo (a un punto dall’ultima posizione) nella classifica di Serie A. Il Parma non attacca, non è mai pericoloso negli ultimi venti metri, i suoi attaccanti sono ancora a secco dopo venti partite e il mister D’Aversa non vuole osare cercando di cambiare faccia alla sua squadra a gara in corso. L’unico cambio offensivo arriva a dieci minuti dalla fine con il debutto (senza voto) di Dennis Man. 

    Basterà l’ultimo giorno di calciomercato per uscire dalle zone calde che significano Serie B a fine stagione? Secondo le parole dell’allenatore crociato no, visto che desiderava avere dei rinforzi pronti dal mercato, schierabili subito e che conoscono il nostro campionato. Non c’è tempo per testare scommesse e giovani talenti, bisogna comunque gettarli nella mischia per cercare soluzioni (offensive) alternative. Il Parma ha bisogno di tecnica, fantasia, velocità e cattiveria in zona gol. I nuovi arrivi sono un’incognita visto che non conoscono lingua italiana e modo di giocare della Serie A. Nelle trattative di gennaio, chi ha perso gente pronta ha subito cambiato ritmo, mettendo al centro del progetto salvezza i nuovi arrivati. I Ducali hanno ancora un giorno per trovare rinforzi. Poi da martedì ci sarà solo spazio per il calcio giocato. 


     

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