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Parmamania: che squadra sarebbe senza l'Arciere Calaiò?
Ma non basterà il Calaiò pensiero per decidere il suo futuro calcistico. Sarà importante capire anche la volontà della società, se concedere un’altra stagione in Emilia all’attaccante, come riserva di una coppia d’attacco titolare e con maggiore esperienza in Serie A, oppure lasciarlo partire verso nuovi obiettivi. Si sa, la categoria dove Calaiò si esprime al meglio è la Serie B e già in passato in questa categoria si è tolto grandi soddisfazioni. Per lui decine di reti con le maglie di Pescara, Napoli, Siena in un campionato che conosce come le sue tasche. Per finire la splendida promozione del Parma grazie anche ai suoi 13 gol in stagione.
Se parte Calaiò il Parma perde un punto di riferimento per la squadra e non solo in attacco. Nel torneo cadetto appena terminato, oltre alle numerose occasioni in zona gol, l’Arciere si è messo in mostra per aver giocato sempre e solo per i compagni. Se passi la palla a Calaiò a centrocampo è come averla messa in cassaforte. La tecnica dell’Arciere è da grandi giocatori ma gli anni cominciano a farsi sentire. E per questo la società sta facendo le sue valutazioni. La permanenza a Parma del giocatore nativo di Palermo sembrerebbe destinata a concludersi, almeno secondo i progetti di Faggiano e D’Aversa. Tutto dipenderà dagli attaccanti che arriveranno a Parma da qui all’inizio del ritiro, in programma il 7 luglio a Prato allo Stelvio. In caso di un arrivo eccellente tra le fila crociate proprio Calaiò potrebbe essere uno dei primi a lasciare Parma. Dopo due promozioni da assoluto protagonista la scelta è difficile. Ma già Faggiano lo aveva anticipato subito dopo la gara con lo Spezia. Quello del Parma sarà un mercato senza cuore.