Mancano quattro partite alla fine del campionato, il Parma non ha chiuso in cassaforte il suo posto che vale l’Europa, guai a perderlo a quattro passi dal traguardo, sarebbe un peccato buttare via un’occasione più unica che rara. Donadoni chiede ai suoi concentrazione e applicazione, come sempre, ma forse di più, quel pizzico che di solito domanda ai suoi prima delle partite importanti. Cagliari è una di queste, forse la più importante della stagione arrivati a questo punto, una tappa fondamentale che acquista più valore anche dopo il risultato del Milan, perdente all’Olimpico e quindi dietro in classifica, malgrado i 51 punti delle due squadre. Per gli scontri diretti i crociati sono addirittura in vantaggio e, visto che il Milan è un cliente scomodo, per ogni stagione, meglio allungare che ritrovarsi poi a fare i conti in tasca a una squadra che sicuramente dovrà dimostrare di avere ancora fame. Ora che tutto è pronto, apparecchiato, come dice Leonardi, sarebbe un peccato far mangiare gli altri. Donadoni ha preparato la gara nei minimi dettagli, senza Paletta, si affiderà a Felipe che convince di più rispetto alle prime uscite. Schelotto convocato, difficilmente troverà collocazione in campo, ci sarà Amauri a tentare di valicare il confine sardo. La linea rossoblù sarà priva di qualche comprimario, ma pazienza, Donadoni non ci pensa e vuole vincere, per forza, a tutti i costi. Cagliari è sfida verità, dopo lo sberlone ricevuto a domicilio, la scorsa settimana, bisogna reagire e mostrare che la dimensione Parma è quella di un’Europa che conta, a questo punto, come uno scudetto.