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    Parmamania: anno di delusioni, ma il mercato...

    Parmamania: anno di delusioni, ma il mercato...

    Il Parma si appresta a salutare il vecchio e non vede l’ora di abbracciare il nuovo anno. Pieno di buoni propositi. Tra sgambate e amichevoli suggerite, quella con la Correggese prevista per l’ultimo dell’anno. Un anno da ricordare, pieno di colpi di scena e di brutte faccende, di sorprese e di eventi nefasti che Ghirardi nemmeno immaginava quando otto anni or sono, entrò nel mondo del calcio dalla porta principale, prima di uscire, il 19 dicembre, da quella di servizio, a testa bassa ma con la schiena dritta. Giocatori e risultati sportivi parlano per lui, ma che pasticcio per l’Europa League. Portata via di colpo, così, causa un mancato pagamento della ritenuta Irpef che ha fatto fuori il Parma, gettandolo in un baratro di 13 sconfitte, un pari e solo due vittorie, con sei punti all’attivo in classifica, con la penalizzazione relativa al mancato pagamento della ritenuta compresa. Altri due ne arriveranno, ma più in la, ai quali è meglio, o sarebbe meglio per chi ci riuscisse, non pensarci.

    Sei mesi di luce, gloria e successi, sei mesi belli con un buon calcio, cancellati dal rigore che Cerci del Torino ha sparato sul portiere della Fiorentina al 94’ nell’ultima di campionato. Paradosso: da li è iniziata una discesa incredibile, negli inferi più profondi di un calcio che non appartiene più a Ghirardi ma a Taci, almeno dovrebbe esserci lui dietro la Holding che ha acquistato il Parma. Sei mesi spazzati via da tribunali, sentenze e ritardi, cancellazione dell’Europa conquistata sul campo, depressione a causa dei risultati giuiridici e un mercato all’oscuro, senza un padrone. Ora, senza Ghirardi davvero, Leonardi e compagnia dovranno risollevare la baracca, con un mercato fatto di prestiti con diritti di riscatto solo ed esclusivamente in caso di salvezza.

    Un miracolo lontano, solo sei mesi fa, un pensiero costante oggi. Un obiettivo imprescindibile per la sopravvivenza di una squadra che punta a fare cassa anche per accorciare la distanza dei debiti. Mauri e Paletta, gente che potrebbe essere sacrificata per il bene della squadra. Campagnaro, Borriello e Gonzales gente da riconquistare, gente ai margini che a Parma, come spesso è successo, potrebbe redimersi per mettersi ancora sulla carreggiata e recitare su un palcoscenico da grandi.

    Per un’impresa che, forse, nessuno mai aveva pensato di dover fronteggiare e nessuno, forse, crederà di poter fronteggiare ora che ci si trova invischiato. Tutto passa dal mercato, un mercato fatto in maniera oculata, che ha già regalato un acquisto, Lila del Pas Gianina, per testimoniare che il Parma, albanese di proprietà, può essere ancora capace di salvarsi e staccarsi di dosso la scomoda etichetta di retrocessa già a dicembre. 
     

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