Parmamania: alla ricerca del gol perduto
I punti del girone di ritorno sono soltanto 11 e già di per sé questo potrebbe rappresentare un problema. La difesa, all'indomani della cessione di Cristian Zaccardo al Milan, ha offerto sempre meno garanzie e anche il rendimento di Gabriel Paletta è parso in leggera flessione almeno quanto i dubbi di Roberto Donadoni tra retroguardia a tre e a quattro hanno tolto più che aggiungere sicurezze.
Ma il problema vero di questa squadra sta emergendo drasticamente. E non si tratta di una questione difensiva, quanto dell'esatto contrario. Basta pensare che l'ultima rete segnata in campionato appartiene al 3-0 inflitto al Pescara nel sabato di Pasqua, la splendida rovesciata di Amauri che ha chiuso il match.
Da allora niente. Contro Siena, Udinese, Inter e Lazio non è arrivato nemmeno un gol, per un totale di quasi 400' a secco. Un numero che si fa ancora più inquietante se si considera che prima della vittoria contro il Pescara il Parma aveva perso 2-0 contro la Roma. E, dunque, considerando anche quella partita si salirebbe a cinque partite nelle ultime sei senza gol segnati per un totale di 450' a vuoto.
Male, malissimo. Perché? L'impressione torna a essere quella di stagione. Che Leonardi abbia fatto un colpo assicurandosi Amauri a parametro zero ma abbia allestito una squadra che gioca poco per l'italo-brasiliano, un undici in cui mancano quasi totalmente i giocatori in grado di crossare. Un problema palesato nelle prime uscite, quando tutti pensavano che la colpa fosse di Amauri (decisamente fuori condizioni), e che si è chiarito ora. Quando Amauri è in forma scintillante, ma fatica comunque a metterla dentro.