Parmamania:| In cerca di conferme
La svolta potrebbe essere arrivata due settimane fa con il Genoa. Un 3-1 convincente, prima vittoria 'vera e propria' dopo quella sofferta e fortunosa contro il Chievo, e soprattutto prova indice di un buon equilibrio di squadra. Adesso, però, il Parma di Franco Colomba si ritrova a scendere in campo in uno degli stadi più temuti di tutti: il San Paolo di Napoli, dove i crociati affronteranno gli azzurri di Walter Mazzarri nell'anticipo serale di sabato.
Serve una prova di maturità, non ci vuole molto per capirlo. È indispensabile confermare i progressi visti contro il Genoa e, se possibile, migliorare ancora. Il piano di gioco, però, è la vera incognita. Come ha sottolineato soltanto martedì Alessandro Lucarelli, contro una squadra così 'stare dietro e aspettare non basta'. Bisogna quindi inventarsi qualcosa di nuovo e sperare che il Napoli sia già distratto dall'impegno di Champions League contro il Bayern Monaco.
Già, ma cosa si può inventare Colomba? Difficile dirlo, perché è ancora più difficile farlo. Il tecnico del Parma ha però ritrovato tutta la rosa a propria disposizione, compresi Valiani e Crespo. E, pertanto, potrebbe anche provare da subito il 4-3-2-1 su cui sta lavorando da tre settimane. Un modulo che permetterebbe al centrocampo di attutire i colpi di un Napoli muscolare e rapido, ma anche molto affiatato in mediana. E, al tempo stesso, ripartire con velocità e qualità.
Scontata la presenza di Sebastian Giovinco, l'uomo cardine attorno al quale ruota questa squadra, è un ottimo segnale anche lo stato di forma di Sergio Floccari, finalmente su buoni livelli e già brillante. Il terzo del reparto avanzato potrebbe invece essere uno tra Jonathan Biabiany, convincente contro il Genoa e importantissimo in ripartenza con le sue falcate ma bloccato da qualche problema muscolare negli ultimi giorni, e Jaime Valdes, al debutto due settimane fa e in forma crescente.
Le soluzioni, in sostanza, non mancano. Non resta che scendere in campo a caccia di conferme. Anche se illudersi questa volta non è possibile. L'importante è soprattutto che si evitino i deludenti risultati delle prime trasferte stagionali: quattro gol incassati a Torino dalla Juventus, tre dalla Fiorentina. Invertire la rotta esterna è fondamentale.