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    Parma, parla Carli: 'Coi ragazzi bisogna avere pazienza, guardate il Milan con Leao'

    Parma, parla Carli: 'Coi ragazzi bisogna avere pazienza, guardate il Milan con Leao'

    Marcello Carli, direttore sportivo del Parma, parla in conferenza stampa, a margine delle presentazioni di Busi e Brunetta: "E' normale che ci siano difficoltà, noi siamo come gli altri e io dico di non piangersi addosso e le difficoltà ci sono per tutti. Noi siamo stati atipici perché venivamo da un cambiamento totale, e questo cambiamento totale, farlo senza giocatori, diventa impossibile. Avere il gruppo al completo, abbiamo fatto due allenamenti la scorsa settimana con tutta la squadra e la sensazione è stata bella, vedere i ritmi che si alzavano. Il problema è proprio l'allenamento, perché quando hai 24-25 ragazzi che fanno allenamento viene un livello altissimo e la crescita è immediata. Mi spiace per Busi, l'abbiamo seguito tanto con una società rognosa, è stata una trattativa lunga. Lui ha avuto questo problema in Coppa, prima che finisse il mercato, un problema che ci ha messo in difficoltà però pensando a età e in lungo siamo riusciti nell'ultimo giorno a prenderlo ugualmente nonostante sapevamo avesse questo stiramento. Sta reagendo bene, fa benissimo a dire che non sa quando rientra e crediamo possa tornare a disposizione per la partita con la Roma o dopo, ci dà sensazioni positive. Bilanci non ne faccio, se siamo stati bravi non lo so, io so che siamo un gruppo con grandissimi margini di miglioramento. I punti che abbiamo li teniamo, sono giusti per quanto espresso. Non vengo a dire abbiamo sei punti perché o per come, li abbiamo perché li abbiamo meritati. Il nostro obiettivo è chiaro, con il presidente ci siamo confrontati tanto, per noi è fondamentale la salvezza, perché salvandoci potremo avere un futuro importante fatto di programmazione e di ragazzi che sono destinati a crescere. Vedo ragazzi che l'anno scorso in difficoltà fanno partite straordinarie, come il Milan e Leao. Sappiamo che coi ragazzi ci vuole tempo, ma non deve essere un alibi. Domani dobbiamo fare un grande allenamento e per farlo ci vuole il gruppo a disposizione. Brunetta è arrivato e ha avuto il Covid che per quindici giorni ce lo ha tolto, e anche nelle visite abbiamo voluto essere sicuri al 100% e ci siamo attardati. Abbiamo margini di miglioramento importanti, se saremo stati bravi lo vedremo a fine anno. E con il gruppo al completo non ho paura di nessuno".

    SU LIVERANI - "Il mister sta vivendo con grande passione, questo è il suo modo per aiutarli e in ogni modo ci prova, anche urlandogli nelle orecchie, sempre in modo per aiutarli, non per porsi in maniera di criticare. Lui in testa ha una cosa e vuole portarla avanti. Ho visto un allenatore positivo, che non si è lamentato di nulla e quando siamo partiti per Udine avevamo otto casi Covid e nessuno ha mai pensato di non partire, non vogliamo avere alibi e anche se fossimo in dieci partiremmo comunque. Liverani non si piange addosso, sa che non è stata la situazione migliore ma non è stupido, vede che si può migliorare e noi dobbiamo solo andare in campo e fare un grande allenamento: questa è la strada per crescere. Il Covid c'è per tutti, dobbiamo trasmettere positività alla gente, perché si gioca a calcio per questo altrimenti chiudiamo tutto. A me dispiace essere qui a Parma e non aver visto la gente allo stadio, lo guardavamo prima anche per aspettare di migliorarlo, ed è stupendo. Vederlo pieno sarebbe la nostra più grande vittoria. Se avremo lavorato bene avremo fiducia, se lavoreremo male la colpa sarà mia e me ne prenderò le colpe. So qual è il mio ruolo e il mio lavoro, per non avere responsabilità facevo un altro lavoro. Mi piacerebbe avere i ragazzi al campo e a giocarsela tutti insieme".

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