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    Parma all'ultima spiaggia, ma in trasferta si rivede il Milan da Champions

    Parma all'ultima spiaggia, ma in trasferta si rivede il Milan da Champions

    Archiviati i recuperi infrasettimanali che in attesa del solo Lazio-Torino hanno restituito una classifica più veritiera dal punto di vista dei punti, la 30a giornata di Serie A si prospetta come una giornata imprevedibile visto l’accumularsi di fatica fisica e mentale nelle varie squadre. Il Milan secondo in graduatoria, per esempio, sfiderà un Parma più che immischiato nella lotta per non retrocedere, ma nonostante il confronto sulla carta parli di uno dei classici “testa-coda”, l’Indice di Stabilità Tecnica nel girone di ritorno ci restituisce valori del tutto simili, anzi, con il Milan (95.5%) all’ultimo posto e il Parma quartultimo (96.8%). Un match, quello del Tardini, speciale per l’allenatore rossonero Pioli, parmigiano, e che potrebbe riservare sorprese anche se il Milan non perde contro i gialloblù in Serie A da sette partite con cinque successi e due pareggi. I rossoneri poi stanno disputando un campionato di altissimo profilo in trasferta, vincendone 14 delle ultime 16 e potranno contare su Zlatan Ibrahimovic che ha nel Parma una delle sue tre vittime preferite nel campionato italiano (10) con un gol in media ogni 89 minuti contro i gialloblù. Nell’ultimo turno entrambe le squadre hanno pareggiato, anche se i ragazzi di Pioli sono stati più aggressivi con 22 occasioni di 1vs1 di cui sette vinti contro le 17 di cui solo 2 riuscite degli emiliani. In fase di costruzione però entrambe le formazioni hanno faticato con circa il 45% di passaggi riusciti a medio-alta difficoltà. Decisiva potrà essere la portata fisica del match con il Milan abituato a un livello di stress muscolare ben superiore al Parma con 219 sprint (vs 150) e 839 frenate brusche (vs 830).

    Parma all'ultima spiaggia, ma in trasferta si rivede il Milan da Champions


    A San Siro, invece, la marcia in vetta alla classifica dell’Inter vedrà nel Cagliari di Semplici il prossimo ostacolo, una formazione alla disperata ricerca di punti salvezza. La squadra di Conte nel girone di ritorno con un doppio 94.2% di IET e IEF stanno producendo mediamente valori in linea con i top club europei, simili in Serie A solo alla Juventus di Allegri. Nelle ultime 37 sfide nel massimo campionato contro i sardi, i nerazzurri hanno sempre trovato il modo di segnare almeno un gol, andando indietro fino al marzo 1992 per trovare un clean sheet dei rossoblù al Meazza. In termini di Efficienza i numeri parlano chiaro e pendono dalla parte dell’Inter con una squadra più performante tecnicamente (IET +5.7%), atleticamente (IEF +4.4%), in fase difensiva (Pressing +6%) e in costruzione (K-Pass +5.5%). La squadra di Semplici però, per trovare una possibile sorpresa, può puntare sulle proprie potenzialità spesso inespresse, essendo migliorata del 2% nel K-Movement e con almeno sei giocatori già in grado di fornire prestazioni da top player. Attenzione all’ex Radja Nainggolan quindi, che ha proprio nell’Inter la sua vittima preferita con sei reti, però anche il belga dovrà sfoderare una prestazione sopra le righe. Il Cagliari, infatti, dovrà cercare di reggere il ritmo della squadra di Conte: nella 29a giornata i nerazzurri hanno percorso più distanza dei sardi (122 km vs 108), con più alta intensità (28 km vs 23) e superando più volte la soglia dello sprint fissata a 25 km/h (229 vs 180).

    Se i dati sorridono ad Antonio Conte, tutt’altro fanno per Juventus-Genoa, una sfida che sulla carta sarebbe scontata, ma che in realtà porta con sé parametri che la rendono più imprevedibile di quanto si possa pensare. Nella 29a giornata la Juventus si è dimostrata più efficiente del Genoa dal punto di vista atletico (+4%), tattico (K-Movement +3.2%) e più aggressiva in attacco (21 occasioni 1vs1 a 12), ma negli altri parametri i valori si equivalgono con il Genoa addirittura meglio nell’efficacia di questi duelli 1vs1 (75% vs 52%). Ovviamente saranno comunque i ragazzi di Pirlo a fare la partita, alla ricerca di un piazzamento Champions e della quarta vittoria di fila in Serie A contro il Genoa che manca dal 2008, ma affronteranno la formazione di Ballardini che sviluppa il 60% del carico fisico in fase di interdizione. La Juventus però per finire in crescendo un campionato complicato dovrà migliorare nelle sfide contro avversarie, come il Genoa, nella metà bassa della classifica, essendo – tra le prime sette – quella che ha guadagnato meno punti (33 in 15 sfide). La differenza la potrà fare l’altissima velocità: se i bianconeri sono tra le squadre che producono più sprint (299 a partita), il Genoa preferisce sviluppare la propria alta velocità nel Pressing (14.3 km contro i 12.5 della Juventus).

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