Ibra: 'Io sono leggenda'
Zlatan Ibrahimovic racconta le sue sensazioni, la gioia di far parte di un nuovo progetto e di una squadra che in poco tempo si propone di raggiungere i massimi livelli. Del resto il Psg lo ha strappato al Milan proprio per questo, per diventare il club leader in Francia e in Europa. Ibra, in un'intervista esclusiva rilasciata a Champions, la rivista ufficiale della Uefa, parla del Paris Saint-Germain, del Milan, dei trofei e della sua voglia di fare la storia.
Il fascino di Parigi - La città è celebre per tante cose, ma non per il calcio. "Ogni grande centro ha bisogno di una grande squadra - spiega Ibra -. La città c'è e la squadra ci sta arrivando. Ci vorrà tempo perché è tutto nuovo qui, ma è l'obiettivo del club e abbiamo tutto quello che ci serve perché succeda". Ibra non ha mai vinto la Champions League, ci ha provato con Juve, Inter, Barcellona e Milan, fallendo sempre l'obiettivo.
Obiettivo Champions - "Non sarei venuto qui se non avessi pensato che il PSG potesse vincere la Champions League. E' vero che non l'ho mai vinta, ma non mi dispero. I trofei arrivano insieme ai grandi giocatori e ho vinto molto perché ho giocato con grandi calciatori che mi hanno aiutato. Ora sto con grandi giocatori. Non vincerai mai nessun trofeo da solo, questo è certo". L'anno scorso ha segnato 28 gol in Serie A con la maglia del Milan. "Sto diventando un giocatore migliore di anno in anno. Sono stato capocannoniere in Serie A e ho siglato il record per il maggior numero di gol segnati in una singola stagione al Milan, ma non ho vinto niente. Preferirei vincere qualcosa giocando male che giocare bene e non vincere niente; questa è la mia mentalità".
I tifosi - Ultima battuta dedicata ai tifosi del Psg "credete nella squadra. Saremo divertenti da vedere perché abbiamo fantastici giocatori e un fantastico allenatore. Ora dipende da noi. Credo che il momento sia arrivato".