Buffon: |'Rinnovo? A tempo debito'
Gianluigi Buffon ha parlato ai microfoni di Sky Sport all'interno della trasmissione Sky Calcio Show:
Finalmente si è ripartiti; una liberazione?
"Sicuramente, credo che alla fine il calcio giocato sia veramente la miglior medicina per il calcio stesso, per il tifoso e per tutto il mondo che gira intorno a noi. Credo che la giornata di ieri, e quella di oggi pomeriggio e stasera, penso sia la cura e la medicina migliore".
Come state fisicamente? Tra l’altro avete iniziato prima
"Devo dire che un po’ tutti gli inizi di campionato riservano sempre delle sorprese e degli impicci e degli impacci da parte delle squadre più blasonate e più forti. Ieri sera abbiamo avuto delle problematiche nel primo tempo dovute al ritmo che stavamo imprimendo alla gara e che era troppo scarso rispetto alle nostre abitudini. Nella ripresa devo dire che abbiamo fatto molto meglio, abbiamo accelerato per una ventina di minuti, 25, ed i il risultato l’abbiamo conquistato in quel momento".
Sul giudici di porta, soprattutto dopo il gol di Pirlo
"E’ una grandissima innovazione, un’innovazione giusta e corretta, anche se devo dire che per i gol non gol, ieri è stato realmente bravo, un fenomeno. A me in televisione non sembrava gol. Però, alla fine è un essere umano e qualche volta potrà capitare che la palla prenderà la traversa, rimbalzerà sulla linea e non è che l’occhio umano può vedere se la palla ha battuto per due millimetri sulla riga o meno. Per cui, qualche errore ci sarà ugualmente. Però, aiuterà molto l’arbitro durante la gara a giudicare degli interventi che possono esserci in area, delle respinte, delle deviazioni. Lo può aiutare in quel modo ed è la situazione, secondo me migliore, per sbagliare di meno".
Può essere un deterrente?
"Diciamo che in effetti questa presenza è un po’ inquietante, alcune volte non la vedi ma c’è. Non la vedi, ma la percepisci. Il fatto che ci siano due occhi i più, credo che fa si che ogni tipo di intervento non lecito venga limitato".
Tempo fa avevi detto meglio due feriti che un morto. Alla luce di come sono andate le cose è ancora il tuo pensiero?
"Per quel che riguarda la possibile squalifica di Conte aspettiamo l’ultimo appello e poi si tireranno le somme. Per quel che mi riguarda quello che dissi un po’ di tempi fa penso che ieri in maniera corretta lo abbia riportato il mister che ha detto “Sono stato per sei-sette mesi simbolo del Calcioscommesse senza aver mai scommesso una volta” ed è un po’ quello che avevo detto io in quell’intervista. C’è da fare un distinguo secondo me quando si buttano le persone in un calderone, perché c’è chi ha fatto questo, chi ha fatto cose molto peggiori, c’è chi si è comportato da delinquente e qualunque sia la sua colpa, se mai venisse a galla, non è sicuramente quella di un delinquente, come magari si è voluto far passare in maniera troppo superficiale".
È vero che nello spogliatoio parlate di Champions League?
"Parliamo di Champions League perché finalmente dopo tre anni abbiamo l’opportunità di riproporci nel palcoscenico europeo, con la consapevolezza che ci sono due o tre squadre più forti di noi e che con le altre ce la possiamo giocare tranquillamente".
Sul rinnovo del contratto.
"Adesso non ci dovrebbero essere molte difficoltà, poi col presidente c’è un rapporto molto trasparente e limpido. Ho detto loro: Adesso ci sono altre priorità, quando lo riterrete opportuno mi chiamerete e ci metteremo d’accordo. Non ho nessuna fretta.