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    Parate super e leadership: Roma, rischi di rimpiangere questo Szczesny

    Parate super e leadership: Roma, rischi di rimpiangere questo Szczesny

    Da portiere discusso per la sua inconstanza e per qualche errore commesso soprattutto sotto la gestione Garcia ad autentico punto di riferimento nella Roma di Luciano Spalletti che prosegue il suo inseguimento alla Juventus capolista. Wojciech Szczesny rischia addirittura di tramutarsi in un rimpianto di mercato la prossima estate, quando scadrà il secondo anno di prestito dall'Arsenal e verosimilmente il portiere polacco farà ritorno a Londra per raccogliere l'eredità di Cech. Il diritto di riscatto fissato in 16 milioni di euro e l'investimento non meno oneroso sostenuto dalla Roma per il brasiliano Alisson (pagato 8) non inducono a pensare al colpo di scena, anche perchè conterà molto la volontà del giocatore e Szczesny non ha mai nascosto di sognare il rientro all'Arsenal da protagonista. Un peccato, considerando l'enorme contributo dato nel girone d'andata in termini di prestazioni, con interventi spesso provvidenziali, e di leadership.

    LEADER NATO - Contro il Genoa l'ultima grande esibizione del polacco, autore di almeno tre interventi determinanti, come decisiva era stata la parata sul rigore di Niang nel successo contro il Milan. Non erano bastati invece i suoi miracoli a Torino per evitare la sconfitta nello scontro diretto contro la Juventus, ma avevano comunque evitato un passivo più pesante e, soprattutto, erano state le parole nel postgara a sferzare l'ambiente a dare il senso della sua importanza nello spogliatoio. "Tra noi e la Juventus non c’è differenza di qualità, ma di mentalità: in campo dobbiamo comportarci più da uomini e meno da ragazzi", aveva detto per scuotere un ambiente troppo spesso soggetto agli sbalzi d'umore ma tuttora l'unica vera alternativa allo strapotere della banda di Allegri. A Genova è arrivata una conferma importante sulla consistenza della Roma in chiave scudetto, ma per mantenere il passo della Juve servirà continuità e quel cambio di passo a livello mentale necessario per vincere anche le partite giocate meno bene. E con un Szczesny così (2 gol subiti nelle ultime 5, imbattuto 7 volte in stagione) si può assolutamente pensare in grande.

     
     

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