Papà Grava:| 'Gianello è un parassita'
Adriano Grava, papà di Gianluca Grava, ha rilasciato un'intervista esclusiva a "NapoliMagazine.Com", in diretta sulle frequenze di Radio Punto Zero, durante "Campania Radio Sport Fuori Gara", in collegamento con Antonio Petrazzuolo, Michele Sibilla e l'ex d.s. azzurro Gigi Pavarese, parlando dell'atipico Natale vissuto in famiglia dopo la sentenza dei 2 punti di penalizzazione per il Napoli e dei 6 mesi di squalifica per il figlio Gianluca e per Paolo Cannavaro: "E' un bel Natale quest'anno... Due anni fa ci fu il salvataggio sulla linea di porta contro il Lecce, quello fu un bel Natale, mentre ora paghiamo pegno con una sentenza che si e' abbattuta come un macigno sulla nostra famiglia. Le sensazioni che stiamo provando si avvicinano al dramma delle Torri Gemelle. E' stato un massacro. Conosco i due ragazzi, so chi sono a livello umano, mio figlio Gianluca e Paolo. Conosco anche il parassita di Gianello: e' venuto per diverso tempo al ristorante di mio figlio, è un parassita e continua ad esserlo. Mi dispiace per tutta la situazione che ha toccato i tifosi, la societa', Paolo Cannavaro e mio figlio. I due crociati rotti hanno fatto male fisicamente a Gianluca, ma questo e' il terzo crociato che si e' rotto, e' un crociato che fa male al cuore. Al di la' dei parassiti e delle sanguisughe, il rammarico forte e' per chi ci dirige. Ormai siamo allo sbando. Leggevo le dichiarazioni solidali di Boban, al quale vanno i miei ringraziamenti. Il rammarico e' che il calcio non e' piu' in mano alla gente di calcio. La speranza per la rimozione della squalifica? Non c'entra niente, ripeto: e' come se ci avessero rotto un altro crociato, con la differenza che il problema fisico lo superi mentre quello morale no. Devo ringraziare i tifosi del Napoli per l'affetto che ci stanno dimostrando. E' incredibile che sia arrivata una sentenza senza prove telefoniche o fotografi! che. Mio figlio e' stato condannato per un deficiente, lo conosco bene, da 7 anni. La domanda è: ma tu giudice che cosa vai a giudicare? Negli ultimi 3-4 anni mio figlio ha ricevuto diverse offerte: nemmeno a casa si e' mai permesso di pensare ad altre societa'. Io ero contrario: gli dicevo di andare a divertirsi, di andare a giocare e sapete lui cosa mi ha risposto? Non mi toccare il Napoli, per me in panchina, in campo o in tribuna il Napoli e' tutto per la mia vita! Questo e' Gianluca Grava. Io non sono un paraculo. Io ci tengo prima all'uomo e poi al giocatore. Posso solo ringraziare la gente di Napoli, non dimentichero' mai le frasi che hanno tributato a mio figlio dopo l'infortunio. Non doveva finire così. Allo stadio sono andato 2-3 volte in 8 anni, sono un emotivo. Ringrazio Mazzarri, il presidente e i tifosi azzurri. Non ero un tifoso napoletano, ma lo sono diventato. Auguri di Buon Natale a tutti i tifosi. Anche l'anno scorso eravamo ad 11 punti di distanza dal primo, ma poi abbiamo recuperato. Che sia un 2013 ricco di soddisfazioni per il Napoli, per mio figlio e per mia figlia, che sta per dare alla luce un nipotino".