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    Paolo Cannavaro sull'addio al Napoli: 'Me lo fecero capire...'

    Paolo Cannavaro sull'addio al Napoli: 'Me lo fecero capire...'

    Il difensore del Sassuolo Paolo Cannavaro ieri sera è intervenuto durante la trasmissione 'In casa Napoli', in onda sull'emittente locale Piuenne. 'Se la squadra azzurra è arrivata ai livelli di oggi è anche un po' grazie a me - ha affermato il giocatore, il cui cartellino è ancora nelle mani di De Laurentiis -. Il fatto che Napoli mi manchi è inevitabile, ora però mi godo questa avventura su un nuovo scenario. Quando sono andato via qualcuno ha capito di aver perso un ragazzo serio ed esemplare. Da professionista, però, qualche soddisfazione me la sono presa. I motivi del mio addio? Era arrivato un momento in cui alcuni giocatori non facevano turnover e io ero lì a guardare. Non mi hanno detto di andare via ma me lo hanno fatto capire, e la mia età non mi permetteva di rimanere in quelle condizioni. Mi sento spesso con i miei ex compagni, quasi tutti i giorni: avere la loro stima e il loro affetto è stato molto importante per me, dico sempre che il calciatore va e viene mentre l'uomo resta. Della dirigenza invece ho sentito di recente solo Riccardo Bigon, che mi ha chiamato per farmi i complimenti per la salvezza, per il resto non mi ha contattato nessuno. Tra tutti gli allenatori che ho avuto a Napoli ho avuto un rapporto molto forte specialmente con Edy Reja: lui mi ha valutato per quello che ero senza farsi condizionare. Insigne? Quest'anno ha avuto qualche critica di troppo: io lo capisco bene perché ci sono passato, e in questi momenti bisogna abbassare la testa e lavorare. Zapata? Deve avere continuità e fiducia, credo che bisognerà mandarlo a fare esperienza. A Napoli vedo bene uno come Zaza. Al Sassuolo mi trovo bene, se avessi scelto qualche altra soluzione forse avrei perso di vista ciò che volevo veramente. Avevo ricevuto alcune offerte da Paesi anche interessanti; quando ho scelto il Sassuolo tutti mi dicevano che non sarebbe stata la decisione migliore, ma io faccio le mie scelte da solo e anche questa volta ho avuto ragione. Quella neroverde è una società molto legata ai giocatori che ha, e che cura molto l'aspetto della ricerca. Facciamo test ogni due mesi per essere sempre al massimo, si tratta di un club che sa bene cosa vuole'.

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