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Paolo Cannavaro: 'Rimpiango di non aver giocato in Inghilterra. In Cina? Chissà'. E sul Napoli...
"Il mio futuro? Quando appenderò le scarpette al chiodo mi piacerebbe rimanere nel calcio, magari da collaboratore, anche per capire se mi piace davvero o no - ha affermato Cannavaro -. Comunque smetterò quando deciderà il mio fisico, oggi mi dice di spingere ancora. Vado al campo ancora con l'entusiasmo e la gioia di quando avevo diciott'anni. Grazie a Di Francesco mi è venuta la voglia di continuare a giocare a calcio, ha delle idee che mi piacciono molto. È una delle più grosse sorprese che ho avuto nel mondo del calcio. In un grande club o in Nazionale? Io lo vedrei meglio in un grande club: il suo gioco è complesso, è difficile trasmetterlo vedendo i giocatori una volta al mese. Forse il mio unico rimpianto è non aver giocato in Premier League. Là il mio modo di giocare, con le scivolate e i contrasti duri, è molto apprezzato, e forse avrei avuto delle soddisfazioni. Andrare in Cina? È un'esperienza che potrebbe piacermi, ma se avrò la fortuna di poter continuare qui tutto il resto andrà in secondo piano. Il Napoli? Non ho mai nascosto che il mio sogno era di chiudere lì la mia carriera, e non credo di offendere nessuno dicendolo. Poi è normale che quando tante cose ti vengono a mancare, e vedi atteggiamenti diversi della società verso un giocatore piuttosto che un altro, allora devi pensare che hai una carriera, una vita, e devi fare delle scelte che vanno contro il tuo desiderio. Certo, mi fa piacere che quando vado giù ancora mi chiamino capitano, per molti tifosi è come se fossi ancora lì".