Paolo Berlusconi: "Monza-Milan, la partita dell'anima. Maldini all'Inter? Una bestemmia"
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“Partita del cuore? Meglio ancora: la definirei la partita dell’amore. Silvio era e sarà sempre amore, l’ha avuto per tutti. Per il Milan, incondizionato. Per il Monza, per il mondo del calcio, per gli avversari. Ha sempre insegnato ai ragazzini il rispetto per gli altri. Ha fatto molta beneficenza, ma sempre a condizione dell’anonimato”.
MALDINI - “Daniel è la consacrazione della bandiera. E’ come intendeva Silvio il sentimento calcistico. E’ molto bello che si sia iniziato col Milan e si sia arrivati fino al Monza, grazie anche al savoir faire di Paolo Scaroni e del Milan, che lo ha liberato per una cifra irrisoria. Un atto di generosità bello da vedere. Una sua cessione non è nei programmi, vorremmo tenerlo, ma nella logica del calcio di oggi e di un determinato percorso economico, bisogna eventualmente essere pronti anche a sacrificare qualche giocatore. D’altra parte abbiamo già dovuto cedere giocatori come Di Gregorio, Colpani, Carlos Augusto.
MALDINI ALL'INTER? - "Sarebbe una bestemmia. Già è stato doloroso vendere Di Gregorio alla Juve, lui è stata la scoperta più bella”.
FUTURO MONZA - “Il piano è vendere una minoranza del club, per poi proiettarla verso una società solida che possa ulteriormente investire: è uno scenario che ci sta. Con Gabelli? Work in progress, l’interesse è stato manifestato, la due diligence è finita, il dialogo è aperto. Ma ripeto, se la cosa andasse in porto, dapprima si tratterebbe di una quota di minoranza, anche perché non possiamo passare sul cadavere di Galliani, che non si scrosta da qua... (ride, ndr)”.
GALLIANI DI NUOVO AL MILAN? - “Iniziamo col dire che noi intendiamo sicuramente continuare con lui, ma chiunque subentri lo deve prendere, sarebbe un suicidio non farlo. Se però così fosse, rivederlo al Milan sarebbe bello, ne saremmo felici. Ma prima ci siamo noi”.
IBRA - "C’è stata la volontà mediatica di dargli un ruolo da parte della proprietà americana. Una figura che evidentemente pensavano mancasse. Un frontman. Ma credo abbia ancora buoni margini di miglioramento…”.
LEAO - “Io ‘sto ragazzo non lo capisco. Un grandissimo campione, potenzialmente è un altro Vinicius. Però, come Balotelli, deve lavorare sul carattere. Ha l’aria indolente, ma credo sia solo esteriorità, il suo modo di essere. Un po’ di bastone va bene, poi però deve arrivare anche la carota”.
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