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    Pandev-Lotito, la FIGC assolve Inter e Pallavicino 'Tutto in regola'

    Pandev-Lotito, la FIGC assolve Inter e Pallavicino 'Tutto in regola'

    Cala il sipario sulla vicenda legata al trasferimento di Pandev all’Inter, leit-motiv del mercato di gennaio 2010, dopo che l’attaccante macedone aveva ottenuto dal Collegio Arbitrale la risoluzione del contratto che lo legava alla Lazio e le accuse di slealtà di Claudio Lotito, numero uno della Lazio, nei confronti del giocatore e dell’Inter, responsabile di aver contattato l’atleta in costanza di rapporto con i biancazzurri.

    A seguito di un esposto del Presidente dei laziali, la Procura Federale, nel gennaio 2010, cominciò ad indagare circa modalità e tempi della trattativa tra Pandev e l’Inter, verificando, dopo aver sentito il giocatore, Marco Branca, l’Agente Carlo Pallavicino e tanti altri soggetti coinvolti nella vicenda, che le trattative per il tesseramento del macedone si erano svolte regolarmente, soltanto dopo la pronuncia di risoluzione contrattuale da parte del Collegio Arbitrale della Lega.

    Tuttavia, le risultanze istruttorie avevano dimostrato, secondo la Procura Federale, irregolarità formali relative al conferimento del mandato in favore dell’agente Pallavicino nel periodo 23 dicembre – 2 gennaio, prima della firma del macedone.

    Da qui il deferimento alla Commissione Disciplinare Nazionale del Vice Presidente Rinaldo Ghelfi, il direttore dell’area tecnica Marco Branca, l’Internazionale e, appunto, Carlo Pallavicino.

    Pesanti le richieste della Procura Federale in dibattimento: 3 mesi di squalifica per ciascuno dei tre deferiti e 30.000,00 Euro di ammenda per l’Inter e Carlo Pallavicino.  

    All’udienza di oggi, tuttavia, presenti personalmente Ghelfi, Branca e Pallavicino, i difensori dei primi due e dell’Inter due Avv.ti Raffaelli e Capellini e l’Avv. Mattia Grassani, legale  di Pallavicino, hanno dimostrato l’assoluta correttezza delle trattative, chiedendo ed ottenendo il proscioglimento da parte della Commissione Disciplinare Nazionale.

    Si chiude così – con buona pace del Presidente Lotito – uno dei casi più spinosi degli ultimi anni, che ha sancito il ritorno del talento di Strumica nella società che lo lanciò nel calcio italiano.

    L’Avv. Mattia Grassani così commenta la decisione: “Un anno e più indagini per verificare la fondatezza di denunce di parte che avrebbero dovuto sconvolgere il calcio italiano non hanno prodotto lo straccio di una prova. La montagna, questa volta, non ha partorito nemmeno il topolino. Ha trionfato la giustizia”.    

     

     

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