Più che un totò allenatore è un vortice di nomi. Saranno mesi caldi per il futuro del Milan, la rivoluzione investirà ogni angolo del club che ha sede in via Aldo Rossi, dalla proprierà ai giocatori, passando dalla panchina. Inzaghi non verrà confermato, su chi prenderà il suo posto a partire dal primo luglio regna l'incertezza. Tante indiscrezioni, qualche sondaggio, molti tecnici che si sono proposti. Ma nessuna trattativa ufficiale. Nelle ultime settimane sono stati accostati al Milan più di dieci allenatori diversi, ognuno dei quali con esperienza, profilo e soprattutto stipendio diversi: Sarri, Mihajlovic, Seedorf, Unai Emery, Jardim, Ventura, Di Francesco, Montella, Sabella, Spalletti, Ancelotti, Klopp, Donadoni. Chi la spunterà? IL PROFILO GIUSTO - Il Milan ha ben chiaro cosa cerca. Una guida con personalità, con la giusta esperienza e con un'idea di gioco in testa, che non abbia pretese sul mercato e che sappia valorizzare un settore giovanile in grande crescita. Tutto questo accompagnato da una richiesta di ingaggio non in linea con quello dei più grandi (Ancelotti, Mourinho, Pellegrini...). La scelta finale terrà in considerazione la posizione del nuovo socio che entrerà nel club entro la fine dell'anno.