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Panchina, mercato, nuove strategie: tutti i piani della nuova Juve
IDEE - Non è un caso che ieri, nel primo discorso ufficiale, il dg ad Scanavino abbia nominato Allegri e Cherubini di fronte agli azionisti. Per ora, almeno, non ci saranno cambiamenti. Poi, come sempre, tutto passerà dai risultati, che da qui a giugno tracceranno la strada. Un percorso che dovrà fare i conti con i contratti dei due: quello di Cherubini, intanto, con scadenza 2024, e quello di Max, pesante dal punto di vista economico (stipendio da 7 milioni e mezzo più bonus) e scadenza nel 2025. Un nuovo cambio della guida tecnica, spiega La Gazzetta dello Sport, inciderebbe per una cifra compresa tra i 60 e i 90 milioni. I nomi restano comunque i soliti, da Antonio Conte a Zinedine Zidane.
PROSPETTIVE - Nelle idee del club c’è quella di una gestione oculata nelle operazioni, con un occhio al campo e un altro sempre al bilancio. Difficile, se non impossibile, vedere operazioni alla Ronaldo. Plausibile vedere sessioni di mercato orientate alla costruzione di una rosa giovane e sostenibile.
SUL MERCATO - Guida tecnica a parte, Scanavino deciderà già nelle prossime settimane la linea da tenere sul mercato, tra possibili conferme, cessioni e obiettivi delle prossime campagne acuisti. Salutato Pavel Nedved, ex vice presidente del club, si valuterà l’avvicinamento al club di una figura simile a quella di Maldini per il Milan: il sogno, mai nascosto dai tifosi, è quello del gran ritorno di Alex Del Piero. Chi avrà il compito di guidare il mercato dovrà vendere prima di tutto (McKennie è qui il primo della lista). Come detto, dovrà essere un profilo con un certo feeling anche con i talenti: per questo alla Juve piacciono Cristiano Giuntoli del Napoli e Frederic Massara del Milan, pista questa più complicata da percorrere visto il recente rinnovo dell’ex dirigente della Roma con i rossoneri. I prossimi mesi diranno la verità.