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    Palladino prende tempo, ma il Monza è pronto a salutarlo. Stadio Berlusconi sempre più lontano

    Palladino prende tempo, ma il Monza è pronto a salutarlo. Stadio Berlusconi sempre più lontano

    • Stefano Peduzzi
    Anche questa mattina ci abbiamo provato. “Mister, ma ci puoi dare un’indicazione su quello che sarà il tuo futuro? La sensazione che abbiamo è che il tuo ciclo sia finito”. Lapidaria la risposta di Raffaele Palladino che è un po’ il ritornello di questi mesi: “Tutte queste notizie le sento ma non ci do peso, in questo momento la priorità è il Monza. Sono concentratissimo sulle quattro partite che ci mancano e voglio farle al massimo, abbiamo ancora tanti obbiettivi da raggiungere”. Palladino, insomma, fa muro, ma la sensazione è che il suo futuro sia lontano dalla Brianza. Per diversi motivi. Perché in due anni ha sempre centrato l’obiettivo salvezza con largo anticipo. Perché il futuro del Monza sarà più nebuloso nei prossimi mesi complice il possibile cambio societario. Perché lui ha l’ambizione di fare un salto di qualità a livello di squadra. Ecco, il punto è questo: quali panchine ad oggi cercano ancora un padrone? La Fiorentina sembra aver virato su Alberto Aquilani. Il Bologna, molto probabilmente, cerca un tecnico esperto in caso di addio di Thiago Motta. Napoli e Torino potrebbero ‘spartirsi’ Vincenzo Italiano e Stefano Pioli. E dunque ecco che Palladino, a meno di clamorose sorprese, potrebbe non avere molte alternative. E allora a quel punto gli scenari sono due: che il tecnico accetti in extremis il rinnovo che a fine maggio gli proporrà Adriano Galliani (ipotesi alla quale crediamo molto poco in questo momento). Oppure che il tecnico di Mugnano resti fermo. Per qualcuno questa è un’ipotesi folle visto il biennio molto buono in Brianza, ma un senso questa eventuale operazione ce l’avrebbe: se resta a spasso, considerando che almeno 2-3 big cambiano tecnico a stagione in corso, questa mossa potrebbe essere uno di quei 2-3 tecnici in pole. D’altronde la sua avventura a Monza era cominciata proprio subentrando a Giovanni Stroppa e salire su un treno in corsa potrebbe diventare la ‘specialità’ di Palladino. 
    E il Monza? Galliani aspetterà comunque fine campionato prima di incontrare il tecnico, anche perché il Monza potrebbe cambiare padrone da qui a fine campionato. Al momento di passi avanti da parte di Orienta Capital Partner non ce ne sono stati. Siamo ancora nell’ambito delle chiacchiere, insomma. E con le chiacchiere non si fa strada. 
    Nel frattempo il Monza vuole provare a chiudere la stagione con più punti possibili. Palladino ha parlato di numerosi obiettivi ancora da conquistare, in realtà il sogno europeo è quasi definitivamente sfumato. Se vogliamo l’unico obiettivo resta il decimo posto che sarebbe un miglioramento della posizione di un anno fa e sarebbe comunque un ottimo traguardo visti i tanti infortuni che hanno condizionato la stagione e visto che il primo anno senza Silvio Berlusconi era comunque un bel banco di prova per squadra e società. A proposito di Silvio Berlusconi, lunedì sera il Consiglio Comunale di Monza deciderà se assegnare o meno il nome del primo presidente ad aver portato in A i brianzoli o meno. La sensazione è che si andrà verso una bocciatura dalla mozione presentata dalla consigliera Martina Sassoli (gruppo misto, ex Forza Italia), ma non si escludono sorprese dell’ultimo momento. 
     

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